Nell’ultimo periodo si stiamo concentrando molto sulla piattaforma di e-commerce Amazon, non solo per i tantissimi prodotti e servizi offerti, ma anche alle nuove idee e progetti.
Oggi, purtroppo però, abbiamo deciso di trattare un tema abbastanza delicato, i dipendenti dell’azienda. Come ben spesso abbiamo sottolineato, molti dipendenti dell’azienda si lamentano delle condizioni in cui lavorano. Uno di questi è stato appena licenziato a causa di un post condiviso sul social network Facebook.
Un dipendente dell’azienda di Seattle, nel dipartimento di Drome nel sud della Francia, è stato licenziato a causa di un post condiviso sul noto social network Facebook. Il dipendente ha sostenuto un’azione dei Gilet Gialli, che avevano bloccato il magazzino dove lavorava. L’azienda, nella lettera di licenziamento, lo ha accusato di “violazione del dovere di lealtà, denigrazione dell’azienda ed intento di danneggiare l’azienda”.
Il fatto risale allo scorso 22 novembre quando, il dipendente in questione aveva scritto su Facebook sul gruppo dei Gilet Gialli: “congratulazioni a tutti per aver bloccato Amazon. Ero felice di essere rimasto senza lavoro. Il venerdì sarà un Black-out friday, mi unisco a voi quando non lavoro. Bloccate tutto“. Prima di prendere il provvedimento l’azienda ha avuto un colloquio con lui e durante quest’ultimo, il dipendente aveva sostenuto che voleva “ringraziare il movimento dei Gilet Gialli senza chiedere esplicitamente di bloccare l’azienda per la quale lavorava”.
Il dipendente ha inoltre cercato di salvare il proprio posto di lavoro dicendo che il commento in questione non era riferito ad Amazon in particolare, ma a tutte le aziende di Montelimar. Le scuse, come avrete potuto intuire precedentemente non sono bastate e l’azienda di Jeff Bezos ha deciso di licenziare comunque il dipendente.