Quando si tratta di violazioni della privacy degli utenti, Facebook non è l’unico gigante tecnologico che fa un uso inappropriato del sistema di certificazione Apple per gli sviluppatori. Un nuovo rapporto condotta da TechCrunch ha rivelato che Google sta commettendo le stesse pratiche improprie con la sua app, il che potrebbe avere conseguenze simili a quelle che la società di Mark Zuckerberg affronta oggi con le sue app interne per iOS.
Secondo il rapporto, Google ha lanciato un’applicazione chiamata Screenwise Meter, che funziona praticamente come l’app “ricerca” con cui Facebook ha raccolto i dati dagli utenti dell’App Store. In questo senso, Google invia un invito agli utenti di età superiore a 18 anni in cui suggerisce di scaricare l’app tramite un codice speciale.
L’applicazione Google è stata lanciata nel 2012 e, da allora, ha consentito agli utenti di ottenere carte regalo scaricando un’app VPN che utilizza un certificato aziendale per ignorare le regole dell’app store Apple e monitorare i dati dal utenti e il loro traffico web attraverso i loro dispositivi.
Cosa accade ora
Sebbene Apple non abbia rimosso Screenwise Meter dall’App Store, è probabile che venga rimosso per motivi simili alle recenti pratiche di Facebook. Tuttavia, a differenza di quanto accaduto con Facebook, Google era molto più diretto con gli utenti quando utilizzava i propri dati. In questo senso, l’applicazione informa l’utente circa le informazioni raccolte, come verranno utilizzate per scopi di ricerca e qual è il ruolo di Google in tutto il processo. Inoltre, l’app ha una modalità “ospite” che disabilita qualsiasi possibilità di monitoraggio.
Fino ad ora, Apple non ha rilasciato alcuna dichiarazione sul rapporto o intrapreso azioni contro Google. Quindi, non è chiaro se la società dovrà affrontare un blocco simile.