Recensione Honor View 20
Un design innovativo, hardware da top di gamma e un’autonomia davvero eccezionale: sono questi requisiti preliminari di Honor View 20, che andiamo a scoprire in questa recensione. Un dispositivo che in sostanza ci ha convinto ma che accusa alcune mancanze che probabilmente non riscontreremo sulla controparte di casa Huawei.
Descrizione
Proprio il design rappresenta il tratto distintivo di questo View 20. Dopo mesi di appiattimento e noia tra notch e gotch, questo Honor è il primo smartphone con il buco. Frontalmente infatti la fotocamera da 25 MP è sotto al display, adottando una soluzione meno invasiva e appariscente del classico notch. La capsula auricolare è stata altresì spostata nella cornice sopra ed incorpora un piccolo e poco potente LED di notifica.
Finalmente tutto lo spazio frontale è occupato dallo schermo da 6,4” con risoluzione 2310 x 1080 pixel, per una tecnologia IPS da 398 ppi. Un display che risulta molto luminoso che offre una riproduzione dei colori molto fedele e in linea con il prezzo di lancio dello smartphone. Molto bella la back cover in vetro, dove permane il lettore d’impronte, che ci stupisce con dei giochi di luce a forma di freccia. Diminuisce il numero di fotocamere rispetto al Mate 20 Pro, ma il peso si fa tuttavia sentire nei suoi 180 grammi.
Comparto hardware e software
D’altronde non poteva essere diverso, poiché su Honor View 20 la batteria in dotazione è da 4.000 mAh. Batteria che garantisce la migliore autonomia che abbiamo mai provato in uno smartphone, portandoci a sera sempre con il 40% di carica residua (con fast charge) e superando sempre le 8 ore di display attivo.
Il merito probabilmente va attribuito anche al software di View 20 basato su Android Pie, sebbene troviamo la Magic UI 2.0.1 che altro non è che una riproduzione della EMUI 9.0: ne copia tutte le impostazioni, compresa l’amata modalità desktop tramite la porta type-C 3.1. Il processore Kirin 980 a 7nm, supportato da 6/8 GB di RAM e 128/256 GB di ROM, e un raffreddamento a liquido completano un comparto hardware da vero top di gamma. Un’esperienza utente eccezionale riscontrata anche nel gaming con titoli pesanti.
Come si comportano le fotocamere di View 20
Altro aspetto che abbiamo apprezzato, ma non amato fino in fondo, è il comparto fotografico. Honor View 20 è equipaggiato con un sensore Sony IMX 586 da ben 48 MP e apertura f/1.8, coadiuvato dall’intelligenza artificiale. Un’AI che ci aiuta moltissimo specialmente con la modalità Ultra-chiarezza presente nel menu impostazioni. La seconda fotocamera è utilizzata soltanto per misurare la profondità. View 20 non offre lo stesso livello di qualità negli scatti visti nel Mate 20 Pro, ma che comunque convincono come si vede nel video.
Infine, segnaliamo l’ottimo comportamento del device nella ricezione del segnale, come ci hanno abituato bene Huawei/Honor, com’è buono l’audio in capsula e quello proveniente dall’altoparlante di sistema con cancellazione attiva del rumore.
Conclusioni
Insomma, cosa manca a questo Honor View 20? Beh sarebbe stato un plus trovare una certificazione IP, la ricarica wireless e una super fotocamera. Mancanze compensate parzialmente da un design innovativo, da una super autonomia e dal jack audio da 3,5mm accoppiato alla porta type-C. Il prezzo di 699 euro potrebbe far storcere il naso ai più, ma questo è il primo smartphone con display forato. Non dimenticatevelo!