Sembrerebbe che Sony abbia appena brevettato un emulatore per la sua prossima console, denominata provvisoriamente PS5. Il brevetto, in realtà, suggerisce che una nuova console sarebbe in grado di “interpretare” il funzionamento interno delle console precedentemente rilasciate. Il brevetto viene chiamato “Impersonating CPUID for backward compatibility“, ed è stato registrato per la prima volta nell’ufficio ufficiale brevetti del Giappone il 31 gennaio 2019.
Nel brevetto, i creatori descrivono la necessità di compatibilità con le versioni precedenti in una nuova console. “Quando viene rilasciata una nuova versione del sistema, si spera che il sistema precedente funzioni perfettamente sul nuovo dispositivo”, si legge nel brevetto. “Per affrontare i problemi derivanti dalle differenze nel comportamento delle CPU nei dispositivi legacy, i nuovi dispositivi possono simulare le capacità specifiche delle CPU durante l’esecuzione di applicazioni legacy.
Sony, dunque, sembrerebbe aver reinventato l’emulatore di gioco. I vecchi giochi sarebbero “ingannati” nel credere di essere eseguiti su una vecchia console. La vecchia app della console saprebbe che è in esecuzione su una nuova macchina, sfruttando appieno la potenza di quest’ultima. Non è ancora chiaro se questo significa che il nuovo sistema sarà in grado di eseguire un gioco con un livello di prestazioni più elevato.
Mentre il brevetto non fa riferimento ad alcun hardware specifico, Hobby Consolas suggerisce che questo brevetto è per PlayStation 5. La console sarà in grado di emulare tutte le precedenti console di Sony: PS4, PS3, PS2 e PS1. Tuttavia, il brevetto menziona solo una nuova applicazione per i sistemi e non specifica se sarà utilizzato per la prossima console Sony.
Ricordiamo che lee piattaforme come PlayStation 3 sono molto più difficili da emulare, a causa della sua architettura unica. Questo è uno dei motivi principali per cui Sony ha avuto difficoltà in passato ad inserire nella PS4 un modo per emulare i giochi PS3. Questo brevetto potrebbe suggerire, però, che la società potrebbe aver trovato un modo per aggirare questi problemi.