Presto il nuovo standard di trasmissione del digitale terrestre DVB-T2 entrerà nelle nostre case per rinnovare il modo di vedere la tv. Ma le famiglie italiane dovranno eventualmente affrontare delle spese non previste nel bilancio, specialmente se in casa hanno un televisore vecchio oltre i tre anni. Cosa scegliere: un cambio immediato di TV o l’acquisto di un ottimo decoder compatibile con il nuovo sistema?
Il passaggio a DVB-T2 serve come sappiamo a favorire lo sviluppo della nuova rete 5G, il futuro della connettività iper veloce. Quando la nuova rete sarà operativa in tutte le città, allora assisteremo a una vera rivoluzione del nostro quotidiano, e non solo per una navigazione decisamente più rapida e illimitata ovunque.
DVB-T2: quanto costerà alle famiglie?
Tuttavia i problemi di compatibilità con il DVB-T2 per molti modelli di televisione senza il codec HEVC/MPEG4 sono già realtà di oggi, sebbene l’accensione è previsto per il 2020. L’utente costretto all’acquisto di un nuovo apparecchio o di un decoder esterno deve fare due conti in tasca, ovvero spendere dai 300 euro in su per un nuovo TV oppure comprare un decoder che risolva il problema per un massimo di 150 euro?
Ovviamente la scelta dipende dalle famiglie stesse, anche se un ricevitore esterno non garantisce la stessa qualità video di uno integrato nella TV. Nel frattempo, lo Stato italiano ha deciso di sostenere le famiglie con un bonus di 25 euro da stanziare proprio l’acquisto di TV o decoder che rispetti il nuovo standard di trasmissione televisiva. È tutto sommato poca cosa, ma è pur sempre un inizio e non è detto che i costi di un decoder siano così alti dopotutto.