Nazioni come la Cina stanno richiedendo le informazioni personali degli utenti. In corso c’è un’attività di controllo sugli accessi e l’uso dell’applicazione di messaggistica Facebook. Dopo lo scandalo che ha visto coinvolta la top manager di Huawei Meng Wanzhou a Vancouver sono emerse nuove notizie in merito alle attività di spionaggio in Oriente. Da una dichiarazione della CNN si evince la seria preoccupazione degli utenti, ora portati a rivalutare il ruolo di Whatsapp
nella loro vita.«Benché l’uso di Whatsapp, WeChat e simili app di messaggistica sia legale in Cina, abbiamo visto che nelle recenti accuse di spionaggio contro cittadini Usa in Russia è citato l’uso di Whatsapp. La nostra preoccupazione è la possibilità che la Cina possa usare questa condizione in modo simile contro viaggiatori occidentali per contestare accuse o come scusa per negare la loro partenza»
I rapporti tra Washington e Pechino sono incrinati ed a pagare le conseguenze della contesa diplomatica siamo noi utenti. Se ci spostiamo verso queste località si corre il rischio di essere spiati. La concorrenza ne trae beneficio mentre si insinua in noi il seme del dubbio circa la sicurezza e la riservatezza offertaci con l’uso di queste piattaforme. Che ne pensi? Intervieni sulla discussione lasciandoci un tuo personale commento.