Apple ha finalmente ammesso di aver rallentato gli iPhone di proposito a causa di un aggiornamento. La società di Cupertino ha pubblicato sul proprio sito italiano un’ammissione di colpe, a distanza di mesi dallo scandalo. Ma come si dice, meglio tardi che mai.
L’ammissione riguarda i malfunzionamenti dei propri smartphone, in particolare gli iPhone di vecchia generazione che venivano rallentati appositamente tramite un modulo dell’aggiornamento, per non consumare troppa batteria.
Apple ha finalmente ammesso di aver rallentato di proposito gli iPhone
Dopo questa ammissione, l’azienda di Cupertino è stata condannata e multata dall’AGCM, l’autorità garante della concorrenza e del mercato. Il malfunzionamento in questione ha interessato in particolar modo tutta la gamma di iPhone 6, quindi 6 Plus, 6S e 6S Plus. Secondo la sentenza emessa dall’Antitrust italiana, i possessori di questi modelli non sono stati avvertiti adeguatamente su un eventuale calo delle prestazioni della batteria con l’aggiornamento ad iOS 10.2.1.
Ma la domanda che sorge spontanea è: per quale motivo Apple ha deciso di provocare questo rallentamento? L’Antitrust ha cercato di dare una risposta. In seguito all’aggiornamento di iOS 10.2.1 moltissimi iPhone hanno manifestato un calo di prestazioni non indifferente. Questo ha provocato il malcontento generale degli utenti che ne facevano uso quotidianamente e di conseguenza l’Antitrust ha iniziato ad investigare.
Si è poi scoperto che il rallentamento avveniva nei dispositivi con una batteria datata, non in grado di sostenere il nuovo sistema operativo. Per evitare spegnimenti improvvisi, l’azienda ha cercato di limitare i danni, provocando un calo generale delle prestazioni. Ovviamente l’azienda non ha informato i propri clienti prima di procedere e di conseguenza la sentenza del 2018 ha decretato una sanzione di 10 milioni di euro all’azienda. Se volete leggere il comunicato ufficiale, recatevi sul sito ufficiale Apple.