Twitter Jack Dorsey

Il fondatore del social network Twitter, in un’intervista condotta dalla co-fondatrice del sito Recode, Kara Swisher, avvenuta tramite uno scambio di tweet, ha ammesso di non aver difeso abbastanza le vittime di cyberbullismo.

Più precisamente Dorsey ha affermato che le società della Silicon Valley non stanno facendo abbastanza sforzi per proteggere tutte le vittime di abusi online. Scopriamo i dettagli insieme.

 

Jack Dorsey ammette che Twitter non ha difeso abbastanza le vittime di abusi online

Kara ha chiesto a Dorsey che voto darebbe alla Silicon Valley e a se stesso in materia di responsabilità tecnologia. Questa è stata la sua risposta: “Abbiamo fatto progressi, ma è stato dispersivo e non sentito abbastanza. Cambiare l’esperienza non è stato abbastanza significativo. E abbiamo messo la maggior parte del peso sulle vittime di abusi (il che è un enorme fallimento)“.

Il CEO del social network ha più volte sottolineato durante l’intervista che lasciare tutto l’onere degli abusi sulle vittime è un grande fallimento per la piattaforma. Secondo lui bisognerebbe essere proattivi nell’applicazione e nella promozione di una sana conversazione. Ha spiegato anche come la propria società stia esaminando alcuni modi per promuovere un atteggiamento salutare tra tutti gli utenti.

Dorsey ha ribadito che vorrebbe un giorno arrivare al punto che la segnalazione di un profilo con il conseguente blocco, sia una risorsa da usare raramente e non quotidianamente come accade oggi. Twitter inoltre sta facendo avanzare in maniera costante le proprie politiche per affrontare questo genere di problemi, non è da escludere che in futuro si possa appoggiare ad aziende di terze parti.

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