Ci sono numerose opzioni di sblocco dello schermo per i dispositivi Android. Puoi utilizzare password, PIN, riconoscimento facciale o impronte digitali. Quando si tratta di transazioni finanziarie sensibili, è fondamentale che questi metodi non siano bypassabili. Sfortunatamente, il riconoscimento facciale degli smartphone Android non è abbastanza sicuro da essere utilizzato per qualcosa di più che sbloccare il telefono.
Il riconoscimento facciale di Huawei, OnePlus, Xiaomi, Motorola e altri si basa sulla fotocamera frontale e sugli algoritmi software. Purtroppo, nessun livello di ottimizzazione del software renderà questi metodi sicuri come Face ID su iPhone XS. Tuttavia, ci sono alcuni smartphone Android che utilizzano hardware specializzato per lo sblocco del volto. Huawei Mate 20 Pro è uno di questi.
L’Huawei Mate 20 Pro è stato rilasciato nell’ottobre 2018 come primo smartphone Huawei con una configurazione simile a Face ID. È possibile utilizzare il sistema di rilevamento della profondità 3D per sbloccare il telefono in modo sicuro. Tuttavia, il software EMUI 9 sul dispositivo consente di aggiungere una sola faccia.
Secondo un post sul forum cinese di Huawei, il Mate 20 Pro sta ricevendo un aggiornamento che consente agli utenti di aggiungere una seconda faccia per lo sblocco. Ciò consentirà a un secondo utente di scansionare la propria faccia. Facendo così è possibile consentire a un parente stretto o al partner di utilizzare il telefono di volta in volta.
Il thread del forum menziona anche alcune altre modifiche dell’aggiornamento in arrivo, come la possibilità di nascondere le notifiche nella schermata di blocco, l’utilizzo del riconoscimento facciale per operazioni finanziarie e l’autenticazione facciale per i pagamenti in WeChat e Alipay.
L’aggiornamento è in arrivo per Huawei Mate 20 Pro e Porsche Design Huawei Mate 20 RS. Non esiste una parola ufficiale sulla versione globale, ma in genere i modelli cinesi ottengono gli aggiornamenti software più velocemente rispetto ai modelli internazionali, quindi potrebbero essere necessarie alcune settimane prima che l’aggiornamento venga lanciato in Europa.