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Le esperienze di realtà aumentata sono ancora all’inizio del loro sviluppo. Poiché Android funziona su così tanti dispositivi, non si può sempre presumere che essi avranno hardware dedicato per creare effetti extra. Apple, ad esempio, sta già spingendo avanti con la tecnologia AR e ha incluso un’intera telecamera, simile a Kinect, nella parte anteriore della sua famiglia di iPhone X per supportarla.
Dalla sua parte, Google sta migliorando il software AR per farlo funzionare anche senza funzionalità come l’hardware di rilevamento del LG G8. L’ultima versione di ARCore, versione 1.7, è in grado di creare una mesh 3D a 468 punti del volto di un utente solo dalla fotocamera anteriore.
La chiave è assicurarsi che le app possano tenere traccia di tutto. Ciò permetterebbe di evitare strani artefatti come a volte succede con i filtri Snapchat. Inoltre, 9to5Google sottolinea che l’elenco dei dispositivi che possono eseguire ARCore è in espansione, con nuove aggiunte come la famiglia Moto G7 e Vivo Nex Dual Display Edition.
Si concede agli sviluppatori di implementare facilmente la tecnologia che consente al software di rilevare le superfici per posizionare oggetti virtuali e quindi utilizzare i gesti per manipolarli o ridimensionarli. Finora, molte esperienze basate su AR nelle app sono state lanciate su iPhone per prime. La modalità AR + per Pokémon Go, infatti, ha impiegato quasi un anno per essere rilasciato. Ora,con il miglioramento degli strumenti di sviluppo software, speriamo di vedere più funzioni disponibili per i proprietari di vari dispositivi Android.