Non fosse che il servizio LTE presenta un’insanabile vulnerabilità, scoperta solo da poco dai ricercatori della Ruhr-Universität Bochum e della New York University di Abu Dhabi. L’hanno chiamato aLTEr, e subito dopo aver individuato il problema, ne hanno anche testato l’effettiva gravità: i risultati sono sconvolgenti.
Gli utenti LTE, infatti, potrebbero essere intercettati tramite apposite strumentazioni (anche se il costo di queste ultime risulta molto elevato – attorno ai $4000). Grazie a tecnologie abbastanza sofisticate e una distanza ravvicinata al telefono che si vuole “spiare”, gli hacker possono interporsi nel collegamento tra il telefono e la cella 4G di TIM, Wind, Tre, Vodafone e Iliad a cui esso si connette. Sfruttando la creazione di una cella LTE finta, a cui il telefono si aggancia prima che il segnale arrivi alla cella vera, i malintenzionati possono essere il recapito finale di qualsiasi ricerca, di qualsiasi parola o password immessa nel browser
.In un momento storico in cui le più forti battaglie si giocano sullo spionaggio industriale e sul sabotaggio dei sistemi di cyber security adottati da aziende e personaggi di rilievo, questa scoperta potrebbe avere delle notevoli implicazioni. Gli usi e le declinazioni a cui si presta questo tipo di stratagemma, sebbene molto costoso, sono pressoché infiniti: dall’accesso a password e nomi utente, al trasferimento non autorizzato di denaro, passando per lo spionaggio in senso stretto delle attività di personaggi di spicco o “scomodi”. D’altronde, a livelli così alti, cifre come $4000 sono un investimento più che ragionevole.
Ad aggravare la questione c’è il problema della sua irreparabilità: essendo un problema strutturale del protocollo di trasmissione, non si potrebbe applicare alcun aggiornamento software per correggere questo difetto, che quindi resterà irrisolvibile. Di buono c’è che la GSM Association è già stata allertata del problema, in modo tale che (si spera) un problema così pesante non si presenti sulle nuove reti 5G di TIM, Wind, Tre, Vodafone e Iliad.