All’attivazione di una nuova SIM ricaricabile con un operatore telefonico qualsiasi, l’utente comune poco si interessa dei costi accessori legati all’offerta scelta, per tuffarsi a capofitto nel bundle a disposizione mensile. E’ importante essere a conoscenza di ogni piccola sfumatura del contratto che si andrà a firmare, proprio per evitare spiacevoli sorprese.
La realizzazione dell’articolo non vuole puntare il dito contro le aziende di telefonia, quanto verso il cliente stesso, troppo sbadato e non attento alle piccole cose. Nella speranza di aiutarvi ad evitare salassi o addebiti indesiderati, di seguito riportiamo l’elenco dei costi accessori di ogni operatore in Italia.
Credito svuotato: i costi accessori degli operatori telefonici in Italia
- 3 Italia: il piano tariffario di base, Power 29, non richiede in genere il versamento di alcun contributo, tuttavia con la disattivazione dell’offerta da tutto incluso si attiverà il canone fisso di 2,17 euro al mese. Discorso simile per il servizio “Ti Ho Cercato“, costo di 1,50 euro al mese solo se utilizzato.
- Wind: l’unica azienda con il piano base gratis per tutti, prevede comunque un costo di 0,12 euro al minuto per la segreteria telefonica e di 0,19 euro a settimana per il servizio SMS MyWind (controllate che non sia giù incluso con l’offerta).
- Vodafone: se avete attivato il piano Vodafone 19, allora cambiatelo subito, prevede un costo fisso dopo le prime mensilità, con Vodafone 25 invece siete al sicuro. La segreteria telefonica richiede invece il versamento di 1,50 euro al giorno, solo se utilizzata.
- TIM: chiude la disamina l’operatore nazionale, il piano Prime Go richiede il versamento di 2 euro al mese (i primi rinnovi sono in genere gratis). Discorso simile per “Chiama Ora” e “Lo Sai“, due servizi con un costo di 1,90 euro al mese, a cui aggiungere la segreteria telefonica da 1,50 euro per ogni telefonata.