Mentre Iliad va a gonfie vele in Italia, sul listino azionario di Parigi si sta consumando da quasi due anni una specie di psicodramma. Le azioni del colosso della telefonia low cost francese hanno toccato il valore minimo storico degli ultimi sette anni, bruciando quasi il 60% della capitalizzazione di mercato da maggio 2017. Iliad, la compagnia telefonica del marchio Free, ora vale meno della metà: poco più di cinque miliardi di euro.
Già tanti analisti di mercato hanno espresso la loro ricetta del fallimento: le offerte low cost di Iliad, in condizioni di saturazione del mercato, non riescono più a spostare consistenti fette di clienti. Dall’inizio di settembre, il prezzo del titolo è diminuito di quasi il 20%, complice anche un giovedì nero in Italia.
Il Sole 24 Ore sostiene che anche sul nostro territorio i numeri delle portabilità in entrata sono rallentati rispetto ai primi mesi post lancio (maggio 2018). Il calo maggiore si è registrato nei mesi di novembre e in particolare dicembre 2018, mentre il numero maggiore di portabilità in uscita (100.000 utenti) ha riguardato il mese di novembre 2018.
Sul fisso l’emorragia è meno grave del comparto della telefonia mobile. Se a settembre Iliad aveva il 3% del mercato italiano, ora il quotidiano di Confindustria ritiene difficile raggiungere l’obiettivo del 10% in un mercato diventato low cost per tutti.
Sebbene Iliad ha rivoluzionato il tariffario degli operatori nostrani, l’attuale andamento del mercato dimostra però che il quarto operatore di rete mobile deve migliorare sempre più la sua rete e la sua presenza sul territorio nazionale. Bisogna tenersi pronti a fronteggiare la concorrenza spietata di operatori virtuali come Kena Mobile, ma anche difendersi da Tim e Vodafone.
Infine, viste le nuove tariffe e i nuovi investimenti nel 5G da parte delle altre compagnie e visti i fatturati attuali dell’operatore francese per alcuni analisti Iliad non manterrà le promesse di una rete 5G proprietaria. Si comincia a generare qualche piccola speculazione circa una possibile fusione di Iliad con Wind Tre o Fastweb, ma al momento rimangono solo ipotesi.