Ciò che potrebbe passare per uno scherzo innocuo veicolato dall’ennesima Catena di Sant’Antonio rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo angosciante. Il messaggio comincia annunciando la richiesta di una tantum per sbloccare il corretto funzionamento dell’applicazione. Si parla di 10 euro da versare su un conto corrente. Presto si scopre che sotto c’è ben altro.
L’utente che contatta in chat richiede l’accesso ad un form per la compilazione dei dati. Un intervento necessario per continuare ad usare l’app per i prossimi anni. Si finisce in trappola fornendo informazioni personali e dati per username, password e numero conto corrente e carta di debito/credito.
Le info vengono rivendute ed i dati usati per fare spese online e versamenti su conti esteri irrintracciabili. I nostri soldi spariscono e per noi sono guai. Dobbiamo bloccare le carte e aprire nuovi conti correnti senza la garanzia che quanto perso ci venga restituito.
NON bisogna aprire i link sospetto per nessuna ragione. Facebook non richiede il pagamento Whatsapp ormai da anni. Non prevede nessuna quota mensile o annuale. Non lo farà mai. Si tratta di una truffa Whatsapp a cui stare attenti.