Credito telefonico svuotato? Potrebbe essere a causa dell’attivazione involontaria di un abbonamento-truffa. Involontaria, esatto, perché a richiedere l’attivazione di questi servizi a valore aggiunto, nella maggior parte dei casi, non è il cliente. Al contrario, gli abbonamenti-truffa vengono attivati ad insaputa dell’utente da un falso operatore di Call Center di TIM, Vodafone, Wind e Tre o navigando su Internet dal proprio smartphone, cliccando anche semplicemente per errore su un banner pubblicitario, una finestra pop-up o un link.
Gli abbonamenti-truffa, o in altre parole, i servizi a pagamento non richiesto, vengono spesso attivati ad insaputa del cliente attraverso diverse modalità. Anzitutto, questi potrebbero essere attivati inconsapevolmente dallo stesso utente mentre naviga in rete dal proprio smartphone: la pagina web visitata potrebbe mostrare fastidiosi annunci pubblicitari o pop-up per cui l’utente, nel tentativo di chiudere di chiudere tali finestre, viene in realtà rimandato al sito di un servizio a pagamento che viene così automaticamente attivato sul numero del cliente.
In altri casi, invece, questi servizi a pagamento non richiesti vengono attivati in seguito ad una truffa telefonica
. Il falso operatore chiama per conto della compagnia di cui la vittima è cliente e pone semplici domande in modo tale da indurlo a rispondere con un “sì” (la cosiddetta truffa del sì, ne abbiamo parlato in questo articolo), per poi elaborare quanto detto e usare il tutto a discapito del cliente per attivare abbonamenti e servizi sul suo numero.Questi servizi a pagamento riescono a svuotare il credito in men che non si dica perché spesso funzionano secondo secondo le modalità dell’abbonamento settimanale, con costi che riescono in molti casi a sfiorare o a superare i cinque euro a settimana. Hanno spesso a che fare con oroscopo, meteo, notizie, suonerie, sfondi, giochi online e contenuti esclusivi per adulti, come accesso a siti pornografici e d’incontri.
Difendersi dall’attivazione di servizi a pagamento non richiesti è molto semplice, basta infatti rivolgersi al proprio operatore e richiedere il blocco automatico dell’attivazione dei servizi a pagamento.