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Ora puoi anche utilizzare Android per autenticare i siti che visiti

Negli ultimi anni, le password sono state uno dei punti più discussi. Molti cercano di sbarazzarsene trovando modi alternativi per autenticarsi. Il successo non è sempre garantito a causa di diversi fattori. Google sembra aver fatto un passo importante, assicurando che possiamo già utilizzare Android per l’autenticazione sui siti che visitiamo.

 

Un passo importante

Non essendo un costoso esempio di sicurezza, Android e gli smartphone su cui viene eseguito sono riusciti a garantire un livello maggiore di protezione. Oltre al sistema operativo, la stessa biometria ha garantito livelli di protezione sempre più elevati.

Ma il gigante della ricerca ha ora ottenuto un’importante certificazione assicurando che Android stesso possa essere utilizzato per l’autenticazione sui siti Web che visitiamo. È interessante notare che non si applica solo all’impronta digitale, ma anche ad altri codici generati all’interno del sistema.

Ciò è stato ottenuto con la certificazione FIDO Alliance del sistema operativo stesso come meccanismo di sicurezza e autenticazione. Ciò significa che i lettori di impronte digitali Android possono essere utilizzati per l’autenticazione. Questi sostituiranno le password o fungeranno da meccanismi di autenticazione complementari (2FA).

Ovviamente questa certificazione non si estende a tutte le versioni di Android. Sarà presente su Android 7 Nougat o successivo e l’ultima versione di Google Play Services. Inoltre, sul lato dei siti Web è richiesto il supporto per lo standard WebAuthn.

È inoltre necessario che tutte le autenticazioni vengano eseguite localmente, senza inviare dati al cloud o ad altri servizi di autenticazione o verifica dei dati esterni.

Con questa certificazione, Google garantisce ancora più funzionalità ad Android, pur dimostrando che la sicurezza che richiede ai produttori viene messa in pratica. Android si unisce ad altri sistemi con certificazione FIDO. Fino ad ora era principalmente hardware, come le chiavi di sicurezza.

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Pubblicato da
Federica Vitale