Negli ultimi mesi, dopo l’entrata dei gestori telefonici virtuali i prezzi delle tariffe sono diminuiti notevolmente; come possiamo notare, i prezzi sono molto bassi e i contenuti molto prosperosi.
Alcune volte però, i gestori telefonici si presentano con un prezzo ma dopo qualche settimana, il cliente si ritrova spesso con il credito residuo svuotato. Per quale motivo? Nella maggior parte dei casi, i gestori telefonici utilizzano la tattica dei costi nascosti; i consumatori nel momento in cui si legano ad una nuova azienda, devono leggere attentamente il contratto telefonico che andranno a firmare perché, sono spesso inserite alcune clausole che gli permettono di scalare credito per servizi aggiuntivi.
I costi nascosti dei gestori telefonici Tim, Wind, Vodafone e 3 Italia
Gli storici gestori telefonici sono Tim, Wind, 3 Italia e Vodafone che sono ormai da molti anni, sul mercato italiano; dopo l’entrata dei gestori telefonici virtuali, si sono visti costretti ad abbassare i loro prezzi tariffari perché hanno perso molti clienti attivi.
Dobbiamo prestare attenzione durante la lettura di un contratto che andremo a firmare per legarci con una nuova azienda perché, potrebbe contenere clausole di diverso tipo; per esempio, esistono ulteriori prezzi al di fuori del piano tariffario come la segreteria telefonica che presenta un costo se siete clienti di Tim (1,50 Euro a chiamata), Vodafone (1,50 Euro al giorno se il servizio è attivo), 3 Italia (0,26 centesimi di Euro a chiamata) o Wind (0,12 centesimi di Euro al minuto).
Alcuni gestori telefonici, scalano dal credito residuo un costo se il cliente vuole controllare il proprio credito residuo; è il caso del gestore telefonico Vodafone che detrae 0,40 centesimi di Euro per ogni chiamata.