I ricercatori hanno scoperto che c’è un modo per penetrare una connessione mobile con facilità. Le speranze che il 5G possa colmare le lacune sono venute meno nel corso di uno speciale sulla security dei network che ha evidenziato un bug pericoloso non ancora risolto.
Gli analisti pongono il veto sul bollino verde di sicurezza per le connessioni 4G stabilendo che per un hacker esiste un modo semplice per intercettare i dati. Dalle chat Whatsapp alle chiamate personali e fino alle credenziali di accesso all’home banking.
Tutto questo può diventare di pubblico dominio con le conseguenze negative del caso.Al malintenzionato è sufficiente un semplice sistema di intrusione fatto con una postazione mobile ospite che ripete il segnale dell’operatore. In tal senso si può pensare la piattaforma come l’hotspot privato dell’hotspot pubblico del gestore. Replica il segnale e con un apposito software salva tutte le informazioni provenienti dal nostro dispositivo. Un tipo di attacco che gli esperti definiscono come man-in-the-middle.
Non c’è modo di salvaguardarsi, se non essere certi che l’hacker non si trovi nelle nostre immediate vicinanze. In questa condizione, difatti, il telefono si collega ancora alla cella del gestore tagliando fuori il malintenzionato.
Correggere l’errore significherebbe un enorme mole di lavoro e spesa per il rifacimento degli impianti. Motivo per cui i gestori si rifiutano di intervenire lasciando alla sicurezza il tempo che trova.