Nonostante la sua versatilità gli esperti hanno trovato un problema di sicurezza che coinvolge tutti. Da TIM, Wind Tre, Iliad, Vodafone ed MVNO fino ai prossimi nuovi operatori come Sky Mobile non c’è scampo. A quanto pare c’è il rischio di essere spiati. E non parliamo solo di qualche messaggio su Whatsapp. Conti in banca, telefonate ed SMS possono passare al primo malintenzionato di turno. Possiamo farci qualcosa o dobbiamo aspettare il 5G?
Il 4G non è sicuro. Nemmeno il 5G lo è. A rivelarlo sono nuovi studi sull’argomento che mettono in luce le vulnerabilità specifiche delle connessioni senza filo. Il software che dovrebbe garantire la sicurezza della comunicazione con gli utenti non distingue un hacker da un ponte radio autorizzato.
Il malintenzionato ha bisogno solo di una apparecchiatura da circa 200 dollari per portare a termine il suo attacco man-in-the-middle. Effettua lo sniffing di tutti i dati che passano attraverso i dispositivi connessi in rete tramite un’antenna 4G che fa da ponte tra noi ed il provider. Registra quindi tutti i dati.
L’efficacia di questo genere di attacco è stata provata nel corso di una dimostrazione che ha bocciato anche il 5G. Per ragioni di sicurezza il proof-of-concept dell’attacco non è stato svelato. Gli analisti di sicurezza si sono limitati a diramare l’allerta che sconcerta per il fatto di richiedere conoscenza minime e spese molto modeste per la strumentazione.