Torniamo a parlare del social network Facebook riguardo ad una questione abbastanza delicata. Partiamo dall’inizio, tutti saprete cosa sono le visite fiscali Inps, che possono avere luogo in un determinato periodo di tempo mentre un lavoratore è a casa per malattia.
Il rispetto delle fasce orarie di reperibilità è un obbligo del lavoratore a cui non è possibile contraddire. Ma, al di là di questi orari cosa succede? La navigazione su Facebook potrebbe non essere accettata. Scopriamo i dettagli.
Facebook e le viste fiscali Inps, cosa c’è da sapere?
Molte volte abbiamo parlato dell’uso eccessivo della piattaforma fotografica di Mark Zuckerberg ma questa volta potrebbe costarvi il posto di lavoro. Mettiamo caso che un dipendente resti a casa in mutua perché è affetto da una malattia che non gli permette di lavorare. Se quest’ultimo dovesse pubblicare qualche foto della serata precedente sulla piattaforma potrebbe incorrere in guai davvero seri.
Pensate che la sentenza n. 10955/15 della Corte di Cassazione ha stabilito che qualsiasi datore di lavoro ha il permesso di creare un profilo falso per controllare i comportamenti dei propri dipendenti, anche durante il periodo di mutua. Possono anche controllare se il dipendente utilizza la piattaforma durante l’orario di lavoro invece che occuparsi delle proprie mansioni. Se il datore di lavoro dovesse scoprire qualcosa, potrebbe licenziarlo immediatamente.
La Cassazione ha inoltre giustificato questo comportamento del datore di lavoro, affermando che opera solamente un “controllo difensivo“. Non si tratta nemmeno di violazione della privacy, in quanto è l’utente stesso che decide cosa pubblicare sulla piattaforma. State quindi attenti e non sfruttate la gentilezza dei vostri superiori.