Le persone – con buona ragione – hanno il terrore di essere spiate su WhatsApp. Se sulla chat di messaggistica sono custoditi i migliori segreti di ognuno di noi, con giusta cognizione di causa, il terrore è giustificato.
Nel corso di queste settimane abbiamo fatto alcuni focus sulle funzioni (attuale e future) previste da WhatsApp per garantire la privacy dei profili. Si va dall’attuale crittografia end-to-end, sino al prossimo aggiornamento con il sistema di riconoscimento tramite impronta digitale o scansione del viso.
I diversi strumenti per la protezione della sicurezza purtroppo però non assicurano una copertura totale. Un bug molto pericoloso, poi, complica ancora le cose.
Il bug riguarda la piattaforma paralla WhatsApp Web, l’estensione desktop della chat di messaggistica. Come tutti sanno, è necessario scannerizzare sul proprio computer il codice QR presente nelle Impostazioni dell’app sul cellulare per connettere l’account su un dispositivo fisso.
Su WhatsApp Web, ad ora, non sono previste misure di prevenzione per quanto concerne la sicurezza. Ad esempio, un amico se in possesso del nostro device in pochi secondi può rubarci tutte le conversazioni. Il sistema non fa richiesta di una password per l’associazione dell’account da smartphone a pc.
Con questo stratagemma, sono stati rubati numerosi messaggi e molte conversazioni segrete. Gli sviluppatori di WhatsApp, ora, devono darsi da fare per evitare episodi del genere nell’immediato futuro.