Con riferimento all’argomento “IPTV – illegal TV broadcasting & streaming” il fornitore inglese di servizi pay-TVha inoltrato a Google la richiesta di rimuovere le liste con effetto immediato. Ma è nata una questione piuttosto controversa. Come riportato dalle fonti pare che gli URL non conducano direttamente alle piattaforme usate per accedere alle TV illegale ma piuttosto a database con FAQ ed altre informazioni per l’accesso a servizi di terze parti.
Il sistema, in questo caso, potrebbe essere inadeguato. Nonostante questo a Mountain View sono partiti degli interventi di contenimento volti ad arginare il crescente fenomeno delle TV illegale. Oltre 500 URL bloccati tirano in ballo EpicIPTV, Enjoy-IPTV, TalentIPTV, BestIPTV e tante altre.
Tutto rientra nel quadro dell’approvazione della nuova norma Europea sul Copyright che verrà pubblicata – previa sottoscrizione – nella Gazzetta Ufficiale. Scopo di questa riforma è il monitoraggio più serrato verso i portali che violano i termini di censura per il materiale protetto.