Huawei ha citato in giudizio gli Stati Uniti per le politiche che vietano l’uso delle attrezzature della società da parte del governo. È l’ultima escalation in una continua battaglia per la posizione di Huawei negli Stati Uniti.
La causa sostiene che le politiche approvate dal Congresso l’anno scorso siano parte di un piano per far fuori la società. Quando il Congresso approvò la legislazione, furono incluse disposizioni che impedivano l’uso di apparecchiature di telecomunicazione prodotte in Cina nelle reti federali, impedendo ai principali appaltatori governativi di utilizzare le apparecchiature Huawei. La misura ha specificamente indicato Huawei e ZTE, così come alcune altre società cinesi.
La società afferma che la misura ha violato uno standard legale contro la realizzazione di un “disegno di legge“, e il governo indirizzerebbe le questioni politiche nella causa per cercare di ottenere la vittoria. La causa accusa anche il governo di violare i diritti di processo che spettano alla società.
La risposta della società
I dirigenti di Huawei hanno annunciato la contro-risposta durante una conferenza stampa a Shenzen. Il presidente della compagnia, Guo Ping, ha dichiarato alla conferenza che “dopo aver cercato di attenuare le preoccupazioni dei legislatori statunitensi, adesso non abbiamo altra scelta che contestare la legge in tribunale“. Come hanno fatto in passato, i dirigenti di Huawei ha sostenuto durante la conferenza stampa che il divieto di Huawei non è solo inutile, ma che l’America sarà lasciata indietro nel potenziamento delle reti 5G di prossima generazione.
I funzionari statunitensi hanno ripetutamente marchiato Huawei come una potenziale minaccia alla sicurezza, sostenendo che la società potrebbe essere utilizzata dal governo cinese come strumento di spionaggio. Huawei ha costantemente negato questa possibilità, affermando che gli Stati Uniti non sono riusciti a dimostrare le sue preoccupazioni. Le misure che impediscono l’utilizzo delle apparecchiature governative sono state una delle azioni più chiare contro la compagnia negli Stati Uniti.
Negli ultimi anni, Kaspersky Lab, una società di sicurezza informatica con sede in Russia, è stata accusata di potenziale spionaggio. La società ha presentato una causa simile a quella di Huawei, ma non ha avuto successo. Huawei, che chiede a un tribunale di dichiarare incostituzionale l’attuale politica degli Stati Uniti, ma non è ancora chiaro chi riuscirà ad avere la meglio.