Gli smartphone pieghevoli, dopo anni progetti ed esperimenti annunciati e mai compiuti, hanno visto finalmente la luce. Di questi modelli rivoluzionari ne avevamo viste di cotte di crude attraverso brevetti, prototipi e tanti, tanti rumor. Ora che Samsung e Huawei hanno messo in campo i loro device, è tempo di fare delle piccole considerazioni.
Le prime versioni viste al Mobile World Congress hanno mostrato un display flessibile che avvolge l’intero corpo dello smartphone. Altre versioni su carta o già in forma di prototipo hanno invece optato per due pannelli distinti che si uniscono in uno una volta aperto il device.
Come cambierà l’industria della telefonia
Nell’ultimo biennio i produttori di smartphone si sono concentrati sul potenziamento di RAM, fotocamere e processori più veloci. A parte queste piccole innovazioni, nulla di veramente rivoluzionario è stato introdotto. Forse l’introduzione di più fotocamere hanno dato una spinta in più, a partire dalla selfie camera per le videochiamate.
Invece, i display flessibili possono offrire moltissimi benefici, soprattutto sul lato multitasking, potendo gestire più app aperte a schermo nello stesso momento. Per esteso, tutta l’usabilità delle app sugli smartphone dovrebbe essere ripensata: nel gaming, ad esempio, il controller non sarà più posto in sovraimpressione (vedi la Nintendo DS).
Anche le gesture tipiche degli smartphone potrebbero cambiare, soprattutto se pensiamo a display pieghevoli in più punti. I metodi d’input non si fermeranno agli swipe o al touch prolungato, ma potrebbero arricchirsi di pieghe e contrazioni.
Le fotocamere diventeranno superlative
Se le fotocamere sui device del 2018 sono diventate importantissime e numerose, negli smartphone pieghevoli potremmo assistere al ritorno a un sensore singolo (al massimo due). Potendo aprire o chiudere il telefono, non ci sarebbe più bisogno di tante fotocamere, basterebbe concentrarsi su una sola dalle super qualità.
I puristi non vorranno perdere tutte le feature guadagnate con sensori grandangolari, effetti bokeh e scatti in alta definizione, ma se le fotocamere fossero tutte prestanti come il singolo sensore del Pixel 2?
Niente più display incrinati con gli smartphone pieghevoli
Gli smartphone di ultima generazione hanno fatto passi da gigante contro rotture e crepe sui pannelli grazie anche ai Corning Gorilla Glass. Tuttavia non sono indistruttibili, e la tecnologia borderless non sta certamente aiutando i device a resistere meglio alle cadute. Al contrario, un display pieghevole deve essere per sua natura flessibile e resistente agli urti. Non potremo salvare tutto lo smartphone, ma almeno il nostro portafogli risparmierà molto denaro.
Consumatori deliziati con un ventata d’aria fresca
Prima di oggi passavamo del tempo a scegliere il giusto smartphone in relazione alle prestazioni hardware e al prezzo corrispondente. Da ora in poi avremo un’opzione in più sul mercato, e i produttori saranno felici d’inondare i negozi con nuovi fiammanti device, potendo intrigare i clienti anche con prodotti non necessariamente folded.
Nessuno interromperà la produzione di smartphone a schermo singolo, e nemmeno la stessa Samsung cesserà di commercializzare il Galaxy S10 all’uscita di Galaxy X, il suo folding device. Di questa piccola rivoluzione usciranno vincitori soprattutto i consumatori e i produttori di smartphone più piccoli. Ad esempio, OnePlus o Nokia-HMD Global possono tranquillamente lasciare che Huawei e Samsung si occupino di display pieghevoli, concentrando la loro produzione sui punti deboli tipici degli smartphone, come l’autonomia e altre feature.
L’ultimo testimone della morte dei tablet
Con l’avvento degli smartphone pieghevoli, i tablet diventeranno sempre più rari. La realtà dei fatti sta profilando una possibile morte di questa tecnologia perché il suo scopo è stato assorbito da altri device.
PC convertibili 2-in-1, i Chromebook e gli smartphone a display ampio hanno spianato la strada ai telefoni pieghevoli, i quali metteranno l’ultimo chiodo alla bara dei tablet.