Fotografare il cielo con un telescopio ad alta potenza durante un terremoto può creare degli strani effetti con le foto scattate in movimento. Invece di apparire come punti scintillanti o strisce di luce, le foto sembreranno assomigliare ad una lettura di un sismografo.
Questo è quello che i ricercatori dell’Osservatorio di La Silla in Cile hanno scoperto quando hanno guardato le immagini scattate da uno dei loro telescopi durante un forte terremoto che ha colpito la costa a circa 55 miglia di distanza dall’osservatorio. Il terremoto ha colpito il luogo il 20 gennaio, proprio mentre il telescopio robotico TAROT stava inseguendo alcuni satelliti in orbita.
Mentre il terreno tremava, il telescopio continuava a funzionare, scattando tre foto di satelliti geostazionari, ciascuno con un’intervallo di 10 secondi. La Terra ruota costantemente, e se un satellite geostazionario segue la rotazione del nostro pianeta, le stelle non lo fanno, come l’European Southern Observatory
(ESO) spiega in un post sulle immagini. Invece, il movimento della Terra (e il telescopio su di esso) durante quei 10 secondi ha fatto apparire le stelle come piccole scie.
Ed è qui che è arrivato il terremoto. Poiché il terreno tremava durante questi 10 secondi, anche il telescopio seguiva il movimento della terra, facendo saltare le immagini.
Messi insieme, le tre istantanee mostrano il tremito che si interrompe al termine del sisma. Nell’immagine composita, le immagini sulla sinistra hanno picchi più ampi, mostrando un’oscillazione più intensa all’avvicinarsi del terremoto, i picchi più piccoli verso destra indicano invece scosse più deboli mentre il terremoto diminuisce.
Questa non è la prima volta che un evemto del genere ha colpisce un telescopio, specialmente in Cile.