Difficile non considerare il fatto che Il Nord Europa e gli Stati Uniti siano già pronti ad applicare promo 5G da minimo 50 euro al mese. La situazione in Italia potrebbe degenerare sul fronte prezzi. In base ai dati d’uscita sulla compravendita delle frequenze si sono registrati investimenti totali per 6,5 miliardi di euro. Una somma ben più alta di quella auspicata dal Governo. Non è un’utopia pensare che quei 50 euro al mese siano solo la base di partenza per proposte che incontreranno forse delle importanti rimodulazioni future.
Dalla metà del 2018 l’approccio italiano all’offerta è cambiato al punto da premiare il nostro Paese come location con le tariffe 4G più basse d’Europa. Pensare di trovarsi a pagare così tanto sarà un vero shock.
Come se non bastasse occorre considerare anche le spese ausiliarie derivanti dall’acquisto di un dispositivo idoneo all’uso della rete. Uno smartphone 5G è obbligatorio e non è certo economico, visti gli ultimi prospetti di vendita per i nuovi dispositivi del 2019. Crediamo che – almeno nella prima fase iniziale – il mercato sarà delegato ad una nicchia di utenti ben definita. Lo stesso sta avvenendo con i dispositivi pieghevoli che col tempo avranno modo di trovare una stabilizzazione tariffaria di mercato. Con il 5G avverrà la stessa cosa, ma per ora sono in pochi a far prevalere l’idea di questa evoluzione tecnica della rete. Resteremo ancorati saldamente al 4G per molto tempo. E voi?