Il tanto atteso 5G è ormai alle porte e, gli italiani, non vedono l’ora di mettere le mani su questo nuovo standard di rete ultra veloce. Il 5G, però, porterà con se un bel problema da non sottovalutare: stiamo parlando del DVB T2. Nelle loro case, infatti, gli italiani saranno costretti a effettuare un secondo passaggio verso il digitale terrestre. Per rendere libere le frequenze che il 5G utilizzerà in futuro, specialmente per la prima implementazione dell’Internet of Things, sarà necessario abbandonare quelle attuali del digitale terrestre e spostare tutti i contenuti su quelle utilizzate dal DVB T2. Il passaggio, quindi, è imminente e OBBLIGATORIO e, a quanto pare, ci costerà molto più del dovuto. Scopriamo di seguito i dettagli.
DVB T2: il nuovo digitale terrestre fa infuriare gli italiani che si pentono di aver voluto il 5G
Con l’arrivo nel 2020 del 5G, quindi, sarà obbligatorio migrare verso il DVB T2. A questo punto però, è lecito chiedersi: “Quali saranno le spese a cui andremo incontro?”. In primo luogo c’è da constatare che, se non avete un modello 2018-2019, quasi sicuramente il vostro televisore non supporterà il nuovo standard televisivo. Sin da subito, quindi, è chiaro che saremo costretti, senza poter controbattere, a cambiare TV o, se si intende risparmiare, ad acquistare un nuovo decoder con supporto al DVB T2.
Per capire quindi se il vostro televisore supporterà il nuovo standard del digitale terrestre, bisognerà prendere il codice del prodotto posto nella targhetta presente sul retro del televisore, ed effettuare una veloce ricerca su Google. .
Inoltre, secondo alcune voci di corridoio, pare che lo stato stia organizzando un bonus di 25 euro da fornire a tutti per l’acquisto di nuovi dispositivi compatibili con DVB T2.