Tra i tanti servizi di casa Google, molti non hanno ottenuto il successo sperato e sono stati accolti con generale freddezza dagli utenti del mondo tecnologico. Questi servizi rappresentano oggi una grossa spesa che l’azienda di Mountain View non è più intenzionata a sostenere, motivo per il quale Google ne ha annunciato la chiusura – o, in alcuni casi, ha già provveduto a non renderli più disponibili.
Ecci i servizi Google che il colosso di Mountain View ha già chiuso o lo farà a breve.
Lo scorso 7 Marzo è stato disattivato il widget Notifiche di Google, la campanellina che era posizionata a fianco dell’avatar utente e che gestiva le notifiche di Google Foto, Google Plus e Hangouts.
Allo è il servizio di messaggistica istantanea di casa Google annunciato qualche anno fa (Settembre 2016). Causa del suo insuccesso è stata la mancanza di alcune funzionalità fondamentali e la carenza di privacy che hanno indotto gli utenti a preferire altre piattaforme di messaggistica istantanea. Google Allo ha chiuso il 12 Marzo
.Non si tratta di una vera e propria chiusura, ma a partire dal 19 Marzo, il sito web non sarà più disponibile, per cui si potrà accedere ai dati di Google Fit solamente da dispositivo Android.
Anche in questo caso non si tratta di una vera e propria chiusura, ma a partire dal 30 Marzo, non sarà più possibile creare nuovi URL utilizzando lo shortener Goo.gl, ma gli URL già creati continueranno comunque a funzionare regolarmente.
Entro fine Marzo, scomparirà da Android e iOS il client mail alternativo al più famoso e utilizzato Gmail, Inbox. Molte delle sue funzionalità, comunque, sono già state introdotte su Gmail.
Google Plus chiuderà definitivamente il 2 Aprile. Per il momento, gli utenti già non possono più creare profili, pagine, community e eventi, mentre i proprietari di gruppi, pagine e community e i moderatori possono ancora scaricare i loro dati.