aggiornamento Android Q novità Android Q è in prova per gli utenti Google con smartphone Pixel 3 e Pixel 3 XL. Si procede con la prima build Beta delle sei previste. Il sistema operativo subirà varie revisioni ed adattamenti prima di giungere al rilascio, da concretizzarsi entro il terzo trimestre del 2019. Ma abbiamo già anticipazioni interessanti per le funzioni in arrivo. Ecco 9 novità inedite che verranno introdotte per tutti i telefoni compatibili con il nuovo update.

 

Aggiornamento Android Q: ecco le novità

Cosa c’è di nuovo nella revisione di sistema Android 10 Q? Decisamente tanto. Oltre che a novità di primo piano vi sono ottimizzazioni specifiche non immediatamente visibili. I loro effetti sui dispositivi sono positivi ed incrementano performance, reattività e privacy. Scopriamole.

 

Privacy

Grazie alla nuova versione dell’OS c’è la possibilità di creare una nuova area di sicurezza per le app. I dati di questa safe zone non saranno disponibili all’esterno senza il permesso dell’utente. Questa sandbox garantirà dunque un utilizzo esclusivo dei dati. Nel momento in cui l’app viene eliminata i dati spariscono senza poter essere recuperati. Per i file generati dagli utenti – come ad esempio foto e video – verrà creata una cosiddetta “Shared Collections for Media Files, ossia un sistema condiviso per caricare foto, musica, video e download.

Sul piano del controllo sulle opzioni di localizzazione verranno applicate misure più restrittive al tracking GPS. Potrà essere attivo sempre (come avviene tutt’oggi) o esclusivamente con app attiva, grazie alla nuova opzione.

Sul piano delle app in background è interessante notare anche il nuovo sistema di inibizione delle attività. Un’app, difatti, non potrà iniziare un’attività senza il consenso esplicito dell’utente. Ottima notizia per tutti coloro che temono l’azione dei malware e degli adware.

Cambiano anche i sistemi di gestione permesso per le app. Non potranno più accedere liberamente a dati sensibili se non con un pass speciale. Ne è un esempio la fotocamera per l’accesso ai dettagli su tag e posizione.

 

Sicurezza

Cambia il sistema di gestione dell’autenticazione biometrica che come su iOS uniforma e unifica la maschera dei permessi limitando azioni di phishing per sottrazione di token e credenziali.

 

Connessioni wireless

Aggiunto il supporto al Wi-Fi peer-to-peer con connessione diretta ad altri dispositivi senza necessità di access point o infrastruttura secondaria. Funzione utile per configurare altri dispositivi connessi come soluzioni smart di domotica che, a partire da questa nuova versione dell’OS, potranno realizzare una connessione istantanea senza connessione manuale.

Migliorano le performance attraverso nuove opzioni di ottimizzazione specifiche. Se, ad esempio, si richiede una connessione veloce a bassa latenza è possibile sfruttare due modalità. Una minimizza il ritardo e l’altra aumenta la potenza di trasmissione disattivando il risparmio energetico.

Altra novità è il Wi-Fi Easy Connect da utilizzare per condividere le credenziali del Wi-Fi per un dispositivo usando un QR Code oppure tramite Wi-Fi e Bluetooth. Ultima, ma non meno importante, la nuova connessione CoC (Connection Oriented Channels) che in ottica condivisione consentirà di trasferire grandi quantità di dati tra dispositivi tramite il protocollo Bluetooth LE.

 

App antispam

Gli sviluppatori di app antispam otterranno un valido supporto grazie al nuovo sistema ID chiamante che blocca i numeri indesiderati e incrocia i dati del contatto con Facebook per la visualizzazione completa del profilo.

 

Fotocamera: supporto HDR10+

Aggiunto il supporto per le fotocamere monocromatiche che guadagnano la possibilità di catturare un RAW dng monocromatico.

Novità anche per la modalità Ritratto con controllo sulla profondità di campo. Google ha intuito che c’è bisogno di accedere ai dati di profondità per offrire nuove opzioni in ambito AR e nel contesto editing. Per questo la nuova app fotocamera Android Q potrà salvare i dati bokeh in un nuovo formato denominato Dynamic Depth Format (DDF). In tal modo le app potranno accedere sia ai dati originali della foto che a quelli di profondità integrando, modificando e salvando un file Jpeg separatamente o congiuntamente.

 

Video: HDR10+ e Opus

Con la nuova versione del sistema operativo made by Google verrà supportato il codec open source AV1. Spiana la strada ai service provider in streaming come Netflix, che sarà ora incentivato ad utilizzare il nuovo sistema di codifica con risparmio dati. Youtube e Google Play Video saranno i primi servizi a farne uso insieme al nuovo encoder audio Opus di tipo loss-less a standard aperto. Non poteva mancare poi HDR10+ verso cui si offrirà pieno supporto.

 

Più prestazioni

Grazie al nuovo sistema ART, il nuovo runtime system software, aumenta la velocità di apertura delle app. Cambia anche il sistema “garbage collection”, ovvero il processo che ottimizza la memoria liberandola dai processi non in uso. Il miglioramento è netto soprattutto nei confronti dei device entry-level con poca memoria.

 

Backup sicuri

Cambiano anche le Impostazioni Android Q che offrono una vista più selettiva dei toggle di sistema. La nuova sezione aggiunge finalmente una sezione per i backup con crittografia. Per effettuare l’archiviazione sicura è necessario disporre di PIN, segno di sblocco o impronta biometrica di sicurezza.

 

Dispositivi pieghevoli

Per finire, il nuovo supporto software ai device pieghevoli. Sebbene con Android Pie non sussistano problemi per la gestione dei dispositivi foldable, c’è un problema di non perfetta compatibilità con soluzioni Samsung dotate di schermi distinti. Sono necessarie nuove librerie che consentono i passaggio da un’app su uno schermo alla stessa app aperta su un’altra area.

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