L’anno scorso gli smartphone della serie Mate 20 di Huawei sono arrivati sul mercato con a bordo il processore Kirin 980; sviluppato e prodotto dalla stessa compagnia in collaborazione con HiSilicon. Per quanto si tratti di un processore top di gamma apparentemente questo non riesce a reggere il confronto con processore Exynos di Samsung il quale è costruito con un processo 8 nanometri, ma neanche col processore di Qualcomm ovvero lo Snapdragon 855 il quale è sempre costruito con un processo a 7 nm; la differenza non è molta ma si nota nei benchmark come già si è visto con quello del P30 Pro qualche giorno fa.
Una delle ultime tecnologie e sviluppo e la litografia ultravioletta estrema. Quest’ultima sostanzialmente è spiegabile come l’utilizzo della luce per incidere il layout dei transistor sul pannello di silicio. Questa tecnica permette la più precisione oltre ad avere la capacità di inserire effettivamente più transistor
nel processore. Attualmente questa tecnologia non ho usato in nonostante questo i processori top di gamma presentano miliardi e miliardi e da questo punto di vista si può bene intuire quanto questi chip risulteranno ancora più saturi.Apparentemente Huawei e TSMC sono pronti per sfruttare per la produzione del chip kirin 985. Va da sé che questo cambiamento porterà alla produzione di processori molto potenti veloci probabilmente anche efficienti rispetto agli attuali in circolazione. In realtà questo processore doveva già essere pronto per la serie imminente di smartphone ovvero la P30. Purtroppo, questo non è stato disponibile e quindi loro introduzione è stata slittata a metà di quest’anno periodo nel quale non sono previsti smartphone top di gamma da parte di Huawei ti risulta ovvio che i primi a a beneficiarne saranno proprio i Mate 30.