Le reti 4G – e le future reti di quinta generazione – sarebbero poco sicure, o almeno questo è quanto dichiarato da alcuni ricercatori che, in seguito a delle indagini, avrebbero rilevato bug e vulnerabilità che, se sfruttate, permetterebbero agli hacker di spiare gli utenti intercettandone ed ascoltandone le chiamate o riuscendone a individuare la posizione geografica del dispositivo.
Nello specifico, il team di ricercatori è riuscito ad individuare diverse vulnerabilità che consentirebbero agli hacker di realizzare tipologie di attacchi differenti, anche se tra loro collegati. Questi bug sono già stati catalogati come delle vere e proprie minacce di snooping, ovvero tecniche di attacco informatico che consentirebbero ai criminali della Rete di spiare l’attività della vittima.
Reti 4G e 5G poco sicure: ecco le tre falle che potrebbero colpire il tuo smartphone
Il team di ricercatori avrebbe individuato tre diverse vulnerabilità: la prima, tra l’altro quella più pericolosa, prende il nome di Torpedo e sfrutta un errore del protocollo di Paging, e si tratta di una tecnologia che viene utilizzata dagli operatori per segnalare allo smartphone che sta per ricevere una chiamata o un SMS. I ricercatori hanno scoperto che, se si avviano e si annullano più chiamate in un breve lasso di tempo, è possibile attivare il meccanismo di Paging senza che il dispositivo inizi però a squillare. Così facendo, gli hacker sarebbero in grado di geolocalizzare lo smartphone, o ancora sfruttare questa vulnerabilità per attivare altri due bug.
Il primo sarebbe Piercer, un bug che permetterebbe di risalire all’identificativo IMSI associato ad ogni utente di telefonia mobile, e accedere in questo modo alla lista delle chiamate, registrate telefonate e leggere gli SMS in arrivo. Il secondo, invece, si chiama IMSI-Cracking e consentirebbe agli hacker di risalire al numero IMSI realizzando un attacco a forza bruta, e anche in questo caso intercettare le chiamate dell’utente, leggere o inviare SMS senza che questo se ne accorga.
Anche se tali bug possono essere corretti, non si sa ancora quanto tempo sarà necessario a rendere le reti 4G e 5G completamente sicure.