Lo smartphone è ormai diventato parte integrante della vita dell’uomo: questo dispositivo viene utilizzato ogni giorno per telefonare, chattare, navigare in Internet, ascoltare musica, guardare video e film in streaming, acquistare prodotti online, e chi più ne ha più ne metta. Anche se la scienza non è stata ancora in grado di stabilire l’effettiva pericolosità dello smartphone sulla salute dell’uomo – tradotta nella possibilità di riscontrare più facilmente un eventuale cancro – è comunque vero che, le case produttrici, devono sottostare a dei limiti massimi stabiliti dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, dalla Commissione tedesca per la protezione radiologica, e dalla Commissione europea.
Il limite del valore SAR (Specific Absorption Rate), un valore che indica il tasso di assorbimento energetico delle radiazioni del dispositivo sul nostro corpo e che viene misurato in watt per chilogrammo, è fissato a 2W/Kg. Ne consegue che, tutti gli smartphone che presentano un tasso di assorbimento superiore a quello appena indicato, non possono essere commercializzati.
Ora, tenendo conto del valore SAR di tutti gli smartphone in commercio dal 10 Dicembre 2018, il German Federal Office for Radiation Protection (Bundesamt für Strahlenschutz), ha stilato due diverse classifiche: una riguardante i dispositivi che emettono più radiazioni, l’altra riguardante quelli che ne emettono di meno.
Tra i dispositivi che emettono più radiazioni, Xiaomi e Onle Plus sono quelli più citati:
Tra gli smartphone che emettono meno radiazioni, invece, ritroviamo molti dispositivi Samsung, LG, Motorola ed HTC. Ecco la classifica: