Android Q è la nuova versione del sistema operativo di Google, le cui novità riguardano, in generale, miglioramenti nella privacy, nella connettività, nell’interfaccia (il nuovo OS introdurrà, infatti, alcuni cambiamenti che consentano alle applicazioni di adattarsi ai nuovi foldable, gli smartphone pieghevoli) e nel comparto multimediale.
Scopriamo le novità nel dettaglio.
Cominciamo parlando dell’aspetto Privacy, un tema molto discusso in questi ultimi tempi e al quale le più grandi aziende e società hanno deciso di prestare – finalmente – più attenzione al riguardo. Con Android Q, gli utenti avranno una maggiore facoltà di controllo sulle applicazioni, possono stabilire se (e quando) le app in background possono leggere i dati relativi alla posizione e sono stati inoltre introdotti più controlli per l’accesso ai file condivisi come foto, video e audio, limitando, dall’altra parte, l’accesso a identificatori tra cui IMEI e numeri di serie.
Per quanto riguarda l’interfaccia, invece, abbiamo già detto che Android Q introdurrà migliorie che permetteranno alle applicazioni di adattarsi all’arrivo dei primi display pieghevoli, ciò anche grazie ad alcune funzioni che faciliteranno la transizione tra schermo chiuso e aperto. Sarà presente la funzione per registrare lo schermo e l’audio, il supporto alla modalità Desktop e verranno introdotte nuove animazioni per la gesture del multitasking
.Tra le novità estetiche, invece, ricordiamo la possibilità di cambiare colore di alcuni elementi dell’interfaccia Android, scegliendo tra il nero, il verse, il viola e il colore di default, o ancora di cambiare il font del sistema e la forma delle icone delle applicazioni. Verrà inoltre introdotto un nuovo file manager, mentre altre modifiche riguarderanno la tendina delle notifiche.
Android Q supporterà il nuovo standard WiFi, WPA3 e Enhanced Open, migliorando la sicurezza delle reti domestiche, ma anche quelle aziendali, aperte e pubbliche. Il nuovo sistema operativo di Google fornisce, inoltre, un MAC Address casuale quando il dispositivo Android si connette ad una rete wireless differente e semplifica il controllo dei dispositivi dell’Internet of Things, migliorandone le procedure di configurazione e di download.
Infine, Android Q introduce la funzione Dynamic Depth per generare sfocatura ed effetti bokeh ad alta qualità. L’immagine ottenuta risulta dalla combinazione di un JPEG, metadati XMP con la profondità e una mappa di quest’ultima che permette di creare immagini 3D.