L’ammontare del clienti di telefonia mobile del brand Wind Tre è diminuita dell’8% rispetto al 2017. Ciò è dovuto principalmente dell’entrata sul mercato italiano di Iliad, il quale ha portato a una intensificazione della concorrenza sui prezzi volta al ribasso.
Più o meno è questo il succo di quanto si legge nel bilancio annuale pubblicato da CK Hutchison Holdings Limited, la macro società che controlla 3 Group Europe (in cui c’è anche l’operatore italiano). Tuttavia, nell’analisi delle perdite, la holding non si riferisce mai direttamente a Iliad, alla quale Wind e 3 Italia “prestani” le infrastrutture di rete in Italia.
Tornando ai clienti Wind Tre, dopo il ciclone innescato da Iliad, l’operatore bianco-arancio ha ritrovato una stabilità solo nell’ultimo trimestre del 2018, quando il tasso di abbandono si è attestato al 2,7%. Come si sa, Wind Tre può contare su circa 27,1 milioni di clienti su telefonia mobile e circa 2,7 milioni in telefonia fissa al 31 dicembre 2018.
Wind Tre sembra aver superato “l’effetto Iliad”
Per ovviare a questo piccolo calo, proprio nei giorni precedenti la pubblicazione del bilancio, l’amministratore delegato Jeffrey Hedberg ha spostato l’attenzione sulle ingenti risorse messe in campo per le nuove reti da parte dell’azienda. Si stima infatti d’investimenti per 6 miliardi in 5 anni principalmente sulle infrastrutture di nuova generazione e nel processo di consolidamento della nuova Super Rete 4,5G.
Per Hedberg non ci sono dubbi sul potere innovativo offerto della sua azienda: “Wind 3 apre la strada al lancio del nuovo standard tecnologico e contribuisce alla digitalizzazione del Paese, grazie anche all’attuale infrastruttura ai massimi livelli di prestazioni per qualità e velocità”.