L’attesa per il 5G sta per terminare, ma i rumours e le indiscrezioni galoppano: segno del vivo interesse per la nuova tecnologia, che effettivamente porterà una rivoluzione mai vista finora nell’integrazione dei sistemi elettronici.
Certo, l’hype sta salendo, e l’Italia si presenta come pioniera nel portare avanti le sperimentazioni e i test per permettere al 5G di fare il suo ingresso il prima possibile (quasi per ottenere un primato). Allo stesso modo anche gli utenti attendono strepitanti, ignari del fatto che, ad attenderli al traguardo, troveranno una sorpresa un po’ spiacevole.
Costi per il 5G: cosa proporranno le società di telefonia
Non che ci si aspettasse qualcosa di molto diverso, in fondo. Basti pensare che la sola asta per le frequenze e le autorizzazioni per mettere mano alle infrastrutture di supporto ha fatto investire ai gestori telefonici ben 6,5 miliardi di euro. Un investimento notevole, se si pensa che già le sole Tim e Vodafone hanno profuso 2,3 miliardi di euro ciascuna per ottenere l’affidamento delle frequenze.
Però i costi per gli utenti saranno, con tutta probabilità, anche superiori a quanto ci si augurasse. I bundle con offerte ad hoc per il 5G non scenderanno al di sotto dei 30 euro (per mantenersi in linea con la media mondiale), e potrebbero verosimilmente aggirarsi attorno alle 40-50 euro mensili.
È necessario considerare, però, che impostare prezzi così alti sarà importante per le società anche per recuperare un po’ di terreno e far innalzare l’indice ARPU, che ha visto una precipitosa caduta durante il 2018 a causa dell’arrivo di Iliad e della concorrenza sfrenata che si è scatenata per mantenere legati i propri clienti.