Come sappiamo Apple ha diverse cause legali in corso per violazione di brevetti; in alcune è parte lesa mentre nella maggior parte è la compagnia accusata di aver rubato la tecnologia, soprattutto a Qualcomm. Negli ultimi mesi abbiamo visto dei tribunali dare ragione al produttore di chip statunitense, e anche ad altre compagnie, prima in Cina e poi in Germania. In entrambi i casi il gigante americano ha dovuto mettere mano ad alcuni suoi iPhone per poter tornare a venderli nei due paesi; nel primo caso era un problema software mentre nel secondo era hardware.
I problemi legali per Apple non sono la norma solamente al di fuori dei confini nazionali, ma anche dentro. Nelle scorse settimane uno dei processi ha preso una piega abbastanza importante e sconvolgente il cui esito potrebbe essere qualcosa di impensabile. Come da titolo si tratta del divieto di importazione negli Stati Uniti di alcuni iPhone prodotti in Cina.
Il giudice che potrebbe emettere tale sentenza si chiama McNamara il quale sta seriamente prendendo in considerazione tale pena anche se per aspettare il verdetto si dovrà aspettare luglio. Al momento non è noto quale saranno i modelli interessati se non che saranno alcuni di quelli dotati di chip Intel; il giudice ha rilevato che non tutti i brevetti sono stati violati quindi non tutti gli iPhone saranno vietati. I dispositivi indicati inizialmente da Qualcomm era i modelli delle ultime due generazioni escludendo quelli presentati l’anno scorso quindi iPhone 7, 7 Plus, 8, 8 Plus e X.
Nel caso la sentenza sarà proprio il divieto di importazione per Apple sarà un brutto colpo. Le ultime vendite di iPhone non sono andate per il meglio soprattutto sui nuovi modelli e visto che una grossa fetta dei profitti è data dalla vendita delle vecchie generazioni probabilmente per quest’estate la compagnia sperava di vendere moltissimi degli smartphone sopracitati.