Circa un mesetto fa, insieme al P30 abbiamo visto Huawei P30 Pro e sono dei dispositivi bellissimi sotto ogni punto di vista. Potremmo considerarli la naturale evoluzione del P20, ma scopriamo insieme il perché in questa anteprima.
La serie P di Huawei è sicuramente la più conosciuta al mondo del brand cinese. Sono stati venduti oltre 200 milioni di smartphone e tablet a firma Huawei, di cui ben 16 milioni erano telefoni serie P20. Non ci sono dubbi, dunque, che il P30 e P30 Pro avranno lo stesso successo dei precedenti.
La ricetta è semplice: questo P30 è un P20 migliorato, specialmente sotto un punto di vista non indifferente, ovvero il comparto fotografico. La serie P è infatti una gamma da sempre focalizzata sulla resa degli scatti, e prosegue con successo il proficuo lavoro con l’ottica Leica. Segnaliamo subito che la fotocamera anteriore è migliorata tantissimo.
La selfie camera da 32 MP e f/2.0 può essere giudicata come il vero fulcro di questo Huawei P30 Pro, poiché restituisce degli scatti di gran spessore. Ma, sebbene ne abbiamo altre 3 in dotazione sul device, da un punto di vista tecnico il più importante è l’ormai svelato sensore TOF a infrarossi. Quest’ultima fotocamera permette di comprendere la distanza dal soggetto inquadrato, calcolarne la profondità e, di conseguenza, rendere gli scatti vicini alla perfezione.
Il sensore principale da 40 MP wide da 27 mm e apertura focale f/1.6, è corredato dallo stabilizzatore elettronico gestito dall’intelligenza artificiale (AIS), dalla OIS e da una night mode davvero mozzafiato. La seconda fotocamera è una ultra wide da 20 MP f/2.4, mentre la terza è una telephoto da 8 MP da 72 mm con apertura f/3.4 OIS.
Tra le tante cose che ci hanno sorpreso, segnaliamo il Water Effect
che permette di rendere gli scatti di oggetti in movimento (come per l’appunto acqua o automobili) perfetti anche in notturna. Proprio la night mode è migliorata perché l’ISO è arrivata a un valore di 409.600: praticamente una dotazione fantasmagorica per uno smartphone.E che dire della tecnologia dietro agli zoom? Ne abbiamo uno “ottico” da 5X di ottima qualità, un ibrido da 10X anch’esso ottimo, per chiudere con il Super Zoom digitale da 50X! Una scoperta anticipata da OPPO che permette scatti in dettaglio di oggetti molto molto distanti. Huawei ha puntato tantissimo anche sulle macro, ma le vedremo più approfonditamente all’interno della nostra puntigliosa recensione di P30 e P30 Pro.
Parliamo invece del display, risultato simile per prestazioni ed estetica a quello montato da Mate 20. È un 6,47” con tecnologia OLED, rapporto d’aspetto in 19.5:9 e una risoluzione FullHD+. Un pannello che rende così bene che quasi fa sfigurare quello visto su P30, vista la riproduzione dei colori fedele e la stabilizzazione migliorata nei video.
Il tutto è supportato da un batteria da 4.200 mAh, che rende P30 Pro quasi un battery phone, capace di garantire con un utilizzo non intensivo anche i due giorni di autonomia. Un risultato che nasconde un’ottimizzazione del sistema EMUI con Android 9.0 Pie, corredato da una RAM da 8 GB e un super processore Kirin 980. La ricarica è anche wireless e arriva fino a 40W.
Un neo (per chi si sentirà orfano) è l’assenza del jack audio da 3,5 mm, presente invece su P30. La porta Type-C multifunzione infatti sostiene ogni nostra azione che comporti l’uso di accessori. Citiamo infine una super connettività LTE Cat.21 fino a una velocità di 1.4 Gigabit/s, il bluetooth 5.0 e la presenza di NFC.