Nell’ultimo anno, gli operatori telefonici si sono dati battaglia per riuscire non subire troppo gli effetti dell’emorragia di clienti che richiedevano la portabilità verso Iliad.
Dal suo arrivo in Italia nel maggio scorso, l’azienda francese ha fatto incetta di nuovi utenti, attestandosi attualmente su oltre 2 milioni di schede attive, molte delle quali frutto di un pesante flusso migratorio in uscita dagli altri operatori.
Questa importante fuoriuscita di clienti ha rappresentato il segnale d’allarme definitivo che qualcosa, nel modo di proporre le offerte, doveva cambiare. E non si parla solo del prezzo a cui i bundle venivano proposti, ma anche della trasparenza e della chiarezza dei piani che si andavano a sottoscrivere, senza quei sotterfugi per guadagnare dai costi extra a cui gli utenti sono stati abituati, nel corso degli anni, dagli operatori nostrani.
Ciò ha comportato che i gestori di telefonia “storici” sul suolo italiano siano stati costretti a rivedere molta parte delle proprie offerte, per emulare il competitor francese e tenersi stretti i clienti che non avevano già effettuato la portabilità. Quindi c’è stato un inevitabile abbassamento dei costi, con conseguente flessione in negativo dell’indice ARPU (che determina il ricavo medio per utente di ogni operatore) e una minor quota di introiti dalle SIM attive.
I costi per il 5G e i probabili bundle
Anche per questo motivo gli operatori attendono con impazienza il momento in cui potranno dare avvio alla commercializzazione della rete 5G. Gli utili prodotti dalle offerte per il 5G serviranno alle compagnie per rifiatare da questo periodo nero, ma anche per andare pian piano a compensare gli enormi investimenti (6,5 miliardi di euro nella sola asta per l’assegnazione delle frequenze) destinati alla strutturazione dell’impalcatura per il 5G.
Si può facilmente intuire, quindi, che per una questione economica e di allineamento con i trend mondiali, le tariffe per il 5G non scenderanno di sicuro sotto i 30 euro, e potrebbero addirittura attestarsi su 40-50 euro mensili.
Nei prossimi mesi sicuramente si saprà di più sulle intenzioni degli operatori, mentre per il momento dobbiamo farci bastare i rumours e gli avvertimenti degli esperti nel settore.