In questi mesi non si fa altro che parlare di quanto il 5G rappresenterà una rivoluzione a 360° nel mondo delle telecomunicazioni, e di quanto si attenda con impazienza il suo arrivo.
Il 5G avrà davvero una portata mai vista prima per quella che, apparentemente, dovrebbe essere l’implementazione di una connessione, come ne sono giunte altre in passato.
Ciò che la differenzierà totalmente dai propri predecessori sarà la sua capacità di creare un sistema estremamente integrato fra un numero enorme di dispositivi elettronici, che quindi potranno essere utilizzati per le applicazioni più disparate: dalla guida di veicoli a distanza, alla programmazione di elettrodomestici in remoto, ad una maggior efficienza delle forze dell’ordine nelle città grazie al collegamento dei droni della Polizia con le stazioni preposte alla sicurezza cittadina.
Lo studio di Vertiv e l’aumento dei consumi energetici
È chiaro che, per poter assolvere a tutte queste funzioni, sarà necessario avere alla base del 5G un’infrastruttura notevole, che consenta questa grande integrazione a partire dalle città fino ai piccoli centri abitati. Il supporto al 5G dovrà realizzarsi per il tramite di un’impalcatura di rete che implicherà maggiori consumi energetici (dal 150 al 170% in più, secondo le stime).
Di questo le società telefoniche sono pienamente coscienti, non solo in Italia, ma anche nel mondo: questo è quanto riporta uno studio condotto da Vertiv, una società di gestione delle infrastrutture, che ha realizzato un’indagine coinvolgendo più di 100 operatori telefonici sparsi per il globo.
Ne è risultato che il 90% delle compagnie ha ben chiaro il corrispettivo in termini energetici che sarà necessario infondere in questa nuova tecnologia, ma è altrettanto indispensabile affidarsi alle giuste aziende che possano provvedere, appunto, alla gestione di tali basi infrastrutturali.
Le aspettative ottimistiche dei dirigenti delle società di telefonia mostrano che gli operatori si stanno già muovendo in tal senso, e sperano di completare l’impalcatura per il 5G sull’intero pianeta entro la fine del 2026.