Come tutti ormai ben sappiamo, a breve inizierà in diverse città italiane la prima fase di test riguardante il 5G che, nel 2020, arriverà ufficialmente sul tutto il territorio italiano. Come detto in precedenza, il 5G porterà una ventata di innovazione che ci avvicinerà, per la prima volta nella storia italiana, al mondo dell’internet of things.
Nonostante questo, però, sono molteplici anche le problematiche che arriveranno il prossimo anno. Una di queste, prima su tutte, riguarda il consumo energetico. Più del 90% degli operatori telefonici mondiali, infatti, teme che il nuovo standard di rete ultra veloce, comporterà un aumento sproporzionato dei costi energetici. A renderlo noto è un inchiesta, condotta da Vertiv in collaborazione con 451 Research, pubblicata durante il Mobile World Congress 2019 tenutosi a Barcellona lo scorso febbraio. Scopriamo di seguito i dettagli della ricerca.
Consumo energetico 5G: che ne sarà del nuovo stand di rete?
Società che si occupa di fornire servizi come Data Center e reti di comunicazioni, Vertiv ha forse portato a termine una delle inchieste più interessanti del 2019. Dalla ricerca, infatti, è emerso che a partire dal 2021-2022, quando il 5G forse sarà realmente implementato, i costi energetici inizieranno ad aumentare a dismisura, fino ad arrivare, nel 2024 – 2026, al 150-170% in più rispetto a quelli attuali.
Più nello specifico, l’inchiesta afferma che i costi aumenteranno eccessivamente nel settori di marco data center e nei network ad esso collegati. La ricerca è stata fatta basandosi sulle dichiarazioni di più di 100 operatori telefonici mondiali, riguardanti l’impatto che avrà il 5G sulle reti telefoniche.