Sono passati 10 anni da quando Google ha introdotto Android, il suo sistema operativo proprietario. Con questo OS, l’ecosistema che ruota attorno allo smartphone si è normalizzato a favore della diffusione delle applicazioni su Play Store. Purtroppo, c’è sempre stato il rischio di scaricare contenuti malevoli sul proprio device, poiché i criminali non hanno perso tempo a inserirsi in questo ricco mare di opportunità.
Tuttavia le previsioni per il 2019 sono ottimistiche, poiché il report “Android Security 2018 Year in Review” svela che le PHA, ovvero le Potentially Harmful Applications, sono sempre meno presenti sul Play Store. Tali app dannose vengono individuate sempre con meno margine di errore dal tool Google Play Protect, il quale scannerizza i contenuti provenienti da fonti esterne.
Nel 2018, 8 dispositivi su 10.000 tra quelli che si affidano al Play Store per il download di app avevano delle PHA dannose installate. Ovvio che il rapporto cresce enormemente se si considerando quei device che scaricano app da fonti esterne. Tuttavia è un valore comunque inferiore del 15% rispetto a quanto rilevato nel rapporto presentato un anno fa.
Sono stati diversi i fattori di miglioramento nella sicurezza per gli utenti, a partire dalle collaborazioni con i produttori di app per il rilascio di aggiornamenti mensili con patch di sicurezza più frequenti. Rispetto al 2017, ad esempio, l’aggiornamento di sicurezza mensile è stato ricevuto nel 2018 da quasi il doppio degli smartphone. Grande merito va alla sempre maggiore diffusione di dispositivi Android One.
Il machine learning su Play Protect permette ora di velocizzare il processo di controllo, individuando e classificando le app potenzialmente dannose. Secondo i dati del 2018, India, Indonesia e Brasile hanno registrato i miglioramenti più significativi, mentre gli Stati Uniti sono in controtendenza. Come ci si poteva aspettare, Google Android Oreo e Pie sono le versioni più sicure, con rispettivamente lo 0,19% e lo 0,18% di dispositivi con PHA installate
Google Play Protect ha evitato 1,6 miliardi di tentativi di installazioni malevoli provenienti da fonti esterne. Tra queste ci sono i backdoor tra i pericoli più diffusi provenienti da fuori il Play Store (28%), seguita dai trojan (25,1%) e da downloader ostili.