Redmi Note 7 è senza dubbio uno di quegli smartphone che lasceranno il segno nel 2019. In un certo senso possiamo dire che ha spostato gli equilibri della fascia medio-bassa, grazie ad un rapporto qualità/prezzo difficile da battere. Forte del suo prezzo di listino “aggressivo”, ha tutte la carte in regola per essere definito un vero best buy in questa fascia: basteranno 199€ per la versione 4/64 GB e 179€ per la versione 3/32 GB.
Partiamo prima di tutto dell’estetica di Redmi Note 7, anche se sotto questo punto di vista non c’è molto da dire, visto il design che sa di visto e rivisto. Tra l’altro il retro di questa colorazione nera risulta il più anonimo. Da questa parte notiamo subito che sparisce il marchio Xiaomi, per fare posto alla scritta “Redmi by Xiaomi”, come mai? Molto semplicemente, perché adesso Redmi si è distaccato da Xiaomi, è un brand a parte. Un po’ come Xiaomi e Pocophone.
Un aspetto che ci sentiamo di premiare di Redmi Note 7 è la qualità costruttiva generale, niente male per uno smartphone di questa fascia: abbiamo frame laterali in plastica e vetro nella parte frontale e posteriore (poco oleofobica). Un punto invece a suo sfavore potrebbero essere le dimensioni (159.2 x 75.2 x 8.1 mm; 186 g). Risulta tutt’altro che piccolo, anche se allineato agli standard attuali. Nonostante ciò, il peso è ben distribuito e tutto sommato si riesce ad usare con una mano senza grossi problemi, anche applicando la cover che si trova in confezione.
Nella parte frontale le cornici sono ridotte ma, piccolo dettaglio, non sono simmetriche su nessun lato. Il notch è a goccia, piccolino e non dà fastidio. La forma però non ci è piaciuta tantissimo.
Lato software abbiamo la MIUI 10 (in versione global) basata su Android 9 Pie e con patch di Gennaio al giorno della nostra recensione. Come sempre, l’esperienza d’uso risulta molto appagante, grazie alle tante personalizzazioni, ad una User Interface ben curata ed aggiungiamo anche le gesture dei dispositivi Xiaomi che secondo noi sono le migliori in assoluto. Non manca poi lo sblocco con il volto che, nonostante non sia tra i più veloci visti, va più che bene per uno smartphone di questa fascia. In alternativa c’è ovviamente il fingerprint nella parte posteriore, sempre molto preciso e fulmineo.
La cosa positiva è che si tratta di una versione del software già pronta all’uso e senza bug particolarmente fastidiosi. C’è ogni tanto qualche micro lag nelle animazioni, ma niente di eccessivo.
Bisogna però precisare che purtroppo permane il “problema delle notifiche“. Ovvero le notifiche delle app non si vedono nella parte alta sinistra del display. Si visualizzano per qualche secondo quando arrivano ma poi spariscono. Per vederle saremo costretti ad abbassare la tendina delle notifiche. Ad ogni modo, pare ci sia in programma un aggiornamento in cui sistemeranno questo problema.
Bisogna poi ammettere che l’esperienza d’uso viene ulteriormente migliorata dalla fluidità generale. Sotto questo punto di vista ci sentiamo anche di affermare che è uno dei migliori della fascia.
Lato connettività , risulta uno smartphone molto completo per la sua fascia. Tra l’altro è anche stato introdotto il supporto Widevine L1, che si traduce in poter vedere i video in HD su Netflix, Prime Video, ecc… L’unica vera mancanza da sottolineare è quella dell’NFC
, che si fa sentire e non poco. Un vero peccato!Il display è un ampio IPS da 6.3” in formato 19.5:9 e con risoluzione Full HD+. Nel complesso la qualità di questo pannello soddisfa per un device di questa fascia di prezzo. Discretamente definito, con buoni angoli di visione, la luminosità massima va bene, anche se quella automatica è troppo conservativa e spesso siamo stati costretti a disattivarla. La precisione dei colori invece, non è eccellente, ma ci sta in uno smartphone di questa fascia.
Anche l’audio non è male (sempre considerando la fascia). Il volume massimo dall’unico speaker inferiore è sopra la media e non abbiamo neanche eccessiva distorsione. Bene anche l’audio dal microfono principale e dalla capsula auricolare, anche se nelle chiamate e messaggi vocali abbiamo notato che spesso il sensore di prossimità dà qualche problema.
E passiamo adesso al comparto fotografico, un aspetto molto discusso di Redmi Note 7, vista anche la fotocamera principale da ben 48 MP (con apertura f/1.8). A completare il reparto abbiamo poi la seconda fotocamera da 5 MP f/2.4 – solo per la profondità di campo – più quella frontale da 13 MP con apertura f/2.2.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questa fotocamera da 48 MP: in Redmi Note 7 viene integrato il sensore Samsung ISOCELL Bright GM1, con una camera, come detto, da 48 MP e pixel da 0,8 μm. In questo sensore vengono sostanzialmente utilizzate due tecniche di elaborazione delle immagini per migliorare le foto:
Tra l’altro si può scattare in 48 MP solo con la modalità manuale, ma più che altro è interpolazione e non migliora la resa.
Tecnicismi a parte, Redmi Note 7 fa veramente delle ottime foto per la sua fascia di prezzo. Di giorno verranno degli ottimi scatti praticamente in tutte le situazioni, grazie anche alle tante opzioni disponibili che integrano, tra le altre cose, l’Intelligenza Artificiale e l’HDR. Attenzione, è sempre uno smartphone da circa 200€, quindi spesso i colori sono un po’ impastati e quelli più accesi un po’ troppo carichi, tende a bruciare il cielo… Ma ripetiamo, per la fascia di prezzo si comporta alla grande. Con scarse condizioni di luminosità ovviamente le prestazioni calano, ma tutto sommato è raro che vengano foto completamente da scartare. E poi c’è la modalità notte che aiuta.
Per quanto riguarda i selfie valgono un po’ le stesse considerazioni. Di giorno scatti sempre decenti, mentre di sera, nonostante il flash via software, fa fatica.
Precisiamo anche che su Redmi Note 7 si può installare la Gcam senza alcun tipo di problema. Basta scaricare un apk ed installare l’app (scarica da qui). Gcam che tra l’altro funziona alla grande e migliora esponenzialmente le foto in tutte le situazioni. Quando si usa sembra di avere tra le mani uno smartphone da almeno 100/150€ in più. Nella fotocamera stock è ovviamente presente la modalità ritratto, ma consigliamo vivamente di usare quella della Gcam.
Non male anche i video che possono essere fatti fino in Full HD a 60 fps. Risultano con colori fedeli, con una buona riproduzione dell’audio, ma scarseggiano per stabilizzazione (che è ovviamente elettronica).
In conclusione, non possiamo che essere più che soddisfatti da questo Redmi Note 7. Se cercate uno smartphone intorno ai 200€ dovreste fermarvi qua: attualmente è lui la scelta più completa per questa fascia. Non è esente da difetti ed ovviamente c’è qualche rinuncia ma, nel complesso, ha ad oggi un rapporto qualità/prezzo quasi imbattile.