Whatsapp ban account

Da qualche mese il team che si occupa dello sviluppo di WhatsApp ha fatto grandi passi in avanti per le questioni riguardanti la sicurezza degli utenti. A seguito delle forti proteste degli anni scorsi, la piattaforma cerca di dare un segnale a tutti coloro che sono soliti perpetuare soprusi in rete. 

E’ stato completamente potenziato lo strumento del ban. A differenza del recente passato, ora il pericolo di ban su WhatsApp è stringente. Basta sottolineare un semplice numero: da gennaio sulla chat di messaggistica istantanea sono stati bloccati più di due milioni di profili.

 

WhatsApp, le ragioni che portano ad un ban sulla chat

Anche ad aprile di certo non mancheranno le chiusure improvvise di account. Stando a quelle che sono le parole degli sviluppatori, il primo motivo di esclusione dalla piattaforma è dato dalle applicazioni non ufficiali. I marketplace di Android ed Apple pullulano di sedicenti versioni potenziate di WhatsApp. I classici esempi sono quei software che consentono all’utente di effettuare un doppio login di due account su un medesimo smartphone.

Ebbene, chi sfrutta le potenzialità di queste app non ufficiali rischia l’esclusione dal servizio. Ancora non si sa se il ban sarà definitivo oppure temporaneo: quest’ultima ipotesi molto più soft è anche la più probabile. I blocchi dei profili su WhatsApp non devono esser visti soltanto come una funzione, ma anche come una tutela per il pubblico: mettendo KO le app terze, gli sviluppatori vogliono offrire maggior sicurezza a tutti gli appassionati della piazza di messaggistica virtuale. 

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