Le super prestazioni degli smartphone moderni han fatto sì che noi utenti ne diventassimo sempre più dipendenti. Ce ne separiamo difficilmente e giriamo con lo smartphone in tasca anche in bagno. Tutto ciò comporta un uso intensivo di un device che emette radiazioni elettromagnetiche, tale da rischiare la salute.
Da quasi vent’anni si cerca di confermare una correlazione tra una maggiore incidenza di tumori con l’uso eccessivo degli smartphone. Però la questione è ancora complessa, poiché gli studi scientifici non sono riusciti a stabilire con certezza che le radiazioni mobile siano responsabili di tumori.
Quindi, sebbene è acclarato che gli smartphone emettano campi elettromagnetici, nessuna ricerca è riuscita definitivamente a validare che tali device accelerino l’insorgere di disturbi e malattie dell’organismo. Quand’anche negli studi è stata riscontrata una qualche correlazione nell’analisi dei ratti, nessuna prova scientifica stabilisce il rapporto di causa-effetto per gli umani.
Tra i vari pericoli da sempre evidenziati dai ricercatori, ricordiamo che avere lo smartphone in tasca potrebbe determinare infertilità maschile, ma è sempre un’ipotesi. Nonostante non ci siano evidenze sperimentali, però, suggeriamo di seguire una serie di piccoli accorgimenti nell’uso quotidiano che possono salvaguardare la nostra salute. Prima di tutto bisogna evitare l’esposizione prolungata alle radiazioni:un esempio negativo è il dormire con lo smartphone appoggiato sopra o sotto il cuscino.
In chiamata è già ben noto che la salute si può tutelare con l’utilizzo di auricolari o il vivavoce. Questo perché lo smartphone, in quel momento, raggiunge la maggiore intensità nell’emissione dei campi magnetici. Quindi durante le conversazioni conviene tenere i telefoni in tasca o vicini alla testa il meno possibile.