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Cina: lavoratori costretti ad indossare braccialetti di localizzazione GPS

La Cina gode di anni di esperienza per quanto riguarda il monitoraggio dei suoi cittadini e varie parti del paese sono costantemente alla ricerca di nuovi modi per utilizzare i gadget a tale scopo: chip RFID in auto, occhiali da sole per il riconoscimento facciale e uniformi di localizzazione per gli studenti l’anno scorso. Ora è possibile aggiungere all’elenco i lavoratori del settore sanitario con braccialetti di rilevamento GPS.

Il 3 aprile, sono notizie relative a deii lavoratori del settore sanitario di Nanjing, distretto cinese di Hexi, che sono stati costretti a indossare braccialetti intelligenti con un localizzatore GPS non solo monitorare la loro posizione in ogni momento, ma emettevano anche un suono le persone che lo indassano smettevano di muoversi per più di 20 minuti.

Cosa è successo tra i mass media?

Solo un giorno dopo, il South China Morning Post riportava che la pressione dell’opinione pubblica era aumentata al punto che la società di servizi igienico-sanitari locale aveva deciso di tornare indietro sui suoi passi, ma solo rimuovendo la parte più odiosa

del sistema. Ora i braccialetti non diranno più “continua a lavorare” se un lavoratore decide di rimanere fermo più di 20 minuti, ma a quanto il braccialetto resterà.
Il video originale del canale che viene dalla città di Jiangsu ha portato alla luce come i lavoratori vengono monitorati come spilli su una mappa.

Non è chiaro se questo risultato sarà sufficiente per controllare maggiormente i cittadini, ma suppongo che il governo abbia avuto le proprie ragioni. Stranamente, i titoli del South China Morning Post recitavano “I lavoratori liberati dal monitoraggio dopo le proteste” e “I lavoratori cinesi liberati dal monitoraggio stile Grande Fratello“, nessuno dei quali si allineano ai fatti reali.

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Pubblicato da
Simone Paciocco