Pensi che i giganti della console di gioco ti trattengano facendoti iscrivere a un servizio per giocare online? L’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati sta indagando su Microsoft, Nintendo e Sony per verificare se le loro pratiche di servizio online violano la legge sulla protezione dei consumatori.
Essi vogliono sapere se le loro politiche di rinnovo automatico sono giuste, quanto è facile ottenere un rimborso (o cancellazione) e se i termini del servizio garantiscono o meno a queste aziende troppa energia.
Altre aziende potrebbero finire sotto inchiesta
La mossa è la seconda parte della risposta della CMA a una “super-lamentela” sulla penalità di fedeltà. Viene criticata anche la tendenza di alcune aziende (non solo nei giochi) a punire i clienti che hanno un servizio prolungato, rendendo difficile o costoso andarsene.
I funzionari hanno sottolineato che l’inchiesta è appena iniziata. Ciò significa che potrebbero essere analizzate solo “azioni di contrasto” se si ritenesse che le società abbiano agito “in cattiva fede”. Mentre è difficile sapere cosa dirà la CMA, ci sono molte preoccupazioni. Sony ha aumentato i prezzi per PlayStation Plus più di una volta. Non c’è alcuna garanzia che gli utenti otterranno la stessa quantità di giochi gratuiti o altri vantaggi (anche se ci sono buone ragioni per farlo, come l’obsolescenza dell’hardware).
E sì, il rinnovo automatico è comune – anche i proprietari di Switch che sfruttano la promozione Twitch Prime devono disattivare il rinnovo. Quelle non sono necessariamente illegali, ma sono certamente punti dolenti. Tuttavia, Microsoft, Nintendo e Sony non sono le uniche aziende che adottano questo sistema per i loro abbonamenti ai servizi online.