radiazioni 5G tim, wind, tre, vodafone Nell’ambito della telefonia mobile con il termine 5G si indicano le tecnologie e gli standard di quinta generazione, successivi a quelli di quarta; I passi compiuti dal 4G non sono stati di certo da poco, ma le aspettative del 5G vanno ben oltre, ci si aspetta un mondo iper connesso pronto a cambiare il nostro stesso stile di vita. Con l’avvento di queste nuove tecnologie verranno cambiate anche le infrastrutture e verranno utilizzate onde ad altissima frequenza ed ovviamente i nuovi smartphone e tablet dovranno essere predisposti a ricevere questo spettro di frequenze non ancora utilizzato ad oggi, insomma, un vero e proprio cambio di paradigma.

 

Tutti i problemi del 5G: sarà l’estinzione del genere umano?

Una delle prima persone a dare l’allarme è lo studioso sugli effetti biologici delle radiofrequenze Martin Pall , infatti dichiara che questa nuova tecnologia sia un vero è proprio programma d’estinzione umana con tempi compresi tra i 5 e 7 anni.

Lo studioso ha evidenziato che questo tipo di scienze applicate a livello globale favorirebbero una modifica dei genomi umani che porterebbero a cambiamenti negli ovuli e nello sperma implicando un considerevole aumento cancri e nascite con malformazioni, i dati indicano una crescita di questi aspetti va oltre le 2,5 – 3 volte in più e l’estinzione pare che debba essere provocata proprio da questo.

Abbiamo già sentito parlare molto dei rischi provocati dai campi elettromagnetici prodotti da antenne a radiofrequenze e smartphone, sin dai tempi del 3G e 4G; Lo studioso statunitense fa notare che il 5G sia nettamente più pericoloso, non tanto per l’intensità delle radiazioni ma bensì per le frequenze utilizzate, infatti pare che esse siano simili alle frequenze dei radar.

In Italia gli esperti confermano la tesi dell’esperto Pall, studiosi importantissimi come la dott.ssa Fiorella Belpoggi, il dott. Fiorenzo Marinelli o il prof. Livio Giuliani presentano un appello in difesa della salute contro i campo elettromagnetici, si tratta di un iniziativa importante per discutere di questi argomenti, soliti ad essere prettamente tecnici e di nicchia.

“Il governo suggerisce di uniformare i limiti attuali italiani (6 V/m) a quelli europei (61 V/m) in base alla raccomandazione 1999/519/CE, che io stesso ho contribuire ad elaborare come uno dei delegati del Ministero della Sanità italiano”, commenta il Dott. Livio Giuliani

e ancora

“Questi piani di sviluppo rischiano di far aumentare in modo esponenziale tutta una serie di patologie tumorali e neuro degenerative correlate all’esposizione continuata alla radiofrequenza, con un rischio più significativo per i più giovani dal momento che gli effetti nocivi dell’esposizione ai campi elettromagnetici si accumulano nel tempo”, spiega il Dott. Fiorenzo Marinelli.

I movimenti Anti-5G sono in fermento e nonostante l’enorme lavoro, gli sforzi non sembrano abbastanza infatti, i progetti per il passaggio ai nuovi standard procedono a pieno regime, le città più importanti vedranno l’approdo entro fine del 2019 mentre verrà diffuso in massa entro il 2022.

FONTEInquinamento Italia
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