Sebbene noi essere comuni stiamo ancora aspettando, o lo abbiamo appena installato, di aggiornare il nostro smartphone ad Android 9.0 Pie, nelle scorse settimane Google ha già distribuito la beta del nuovo sistema operativo per dispositivi mobile: Android Q.
Come sempre la prima apparizione di Q c’è stata inizialmente sui Google Pixel (ma atteso su molti altri device, clicca qui per scoprirli tutti), introducendo alcune caratteristiche innovative sia dal punto di vista della grafica dell’interfaccia che delle funzionalità tecniche. Diamo un’occhiata insieme alle novità più importanti.
Android Q: tutte le caratteristiche del sistema che sostituirà Pie
Su Android Q sarà dedicata maggiore attenzione alla privacy e alla sicurezza, conferendo all’utente la possibilità di scegliere quali dei suoi dati personali saranno oggetto dei processi delle applicazioni. Il maggiore controllo esercitato si tradurrà sulle app in background e sui dati relativi alla posizione. Più scrupoloso sarà l’accesso ai contenuti condivisi come foto, video e audio, limitando informazioni sensibili come IMEI e numeri di serie dello smartphone.
Nella connettività, Android Q introduce il nuovo sistema wifi peer-to-peer diretto ad altri dispositivi: una tecnologia orientata ai device della nostra Smart Home e agli oggetti dell’Internet of Things grazie a maggiore potenza del segnale a latenze più basse. Inoltre, la nuova connessione CoC (Connection Oriented Channels) permetterà di trasferire file di grandi dimensioni tramite il protocollo Bluetooth LE.
Infine, Android Q consentirà alle app di adattarsi alle UI dei display pieghevoli, grazie a particolari funzioni per la transizione tra schermo chiuso e aperto e a nuovo set di gesture. Sarà inoltre possibile personalizzare più a fondo il proprio dispositivo, cambiando il colore (nero, verde, viola o il colore di default) di alcuni elementi dell’interfaccia Android, oppure scegliere il font del sistema o la forma delle icone di alcune applicazioni.