Sta per arrivare l’imposizione più importante mai vista per le più grandi compagnie tecnologiche statunitensi in Europa, in quanto i funzionari europei ritengono che ci sia bisogno di introdurre la prima tassa digitale.
Margrethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza, ha dichiarato lunedì che l’Europa dovrebbe aprire la strada all’introduzione di una tassa (rivolta a Google, Amazon, Facebook e Apple) se non è possibile raggiungere un consenso globale sulla questione.
“Stiamo diventando un mondo sempre più digitale e sarà un grosso problema se non troveremo un modo per risolvere la questione”, ha detto in un’intervista a France Inter Radio. “La cosa migliore è una soluzione globale, ma se vogliamo ottenere risultati in un ragionevole lasso di tempo, l’Europa deve prendere l’iniziativa”
La battaglia continua già da tempo
Vestager ha una reputazione in Europa e ha spesso sdifato le aziende della Silicon Valley, emettendo enormi multe nel tentativo di modificare le loro pratiche e politiche che entrano in conflitto con le leggi locali sulla concorrenza.
Una tassa concepita per incoraggiare le quattro grandi società tecnologiche a pagare una quota maggiore in tutti i territori in cui operavano è da tempo un punto di discussione in Europa. La Francia sta già introducendo la propria tassa nazionale sul digitale, dopo essere diventata impaziente del ritmo del cambiamento all’interno dell’UE.
Una tassa digitale sarebbe un altro modo in cui i giganti della tecnologia inizino a sentire una maggiore pressione normativa a livello globale. Lunedì, il governo del Regno Unito ha annunciato l’intenzione di introdurre un regolatore indipendente per la polizia delle società di social media. Insieme alle norme sulla privacy GDPR. Questi singoli filoni di regolamentazione e politica segnano una nuova era per la governance della grande tecnologia in tutto il mondo.