Nel corso dell’evoluzione tecnologica abbiamo visto nascere nuove forme di comunicazione ed è così che in pochi decenni siamo passati alle applicazioni di messaggistica istantanea come se nulla fosse. Benché applicazioni del calibro di WhatsApp e Telegram abbiano avuto un impatto tangibile sulla vita di ogni utente, negli ultimi anni sembra esser tornata in voga una tendenza che guarda al passato.
Secondo recenti statistiche, infatti, è stato rivelato che le applicazioni di messaggistica istantanea sono in uso, sì, ma gli utenti si stanno affidando sempre di più ai cari e vecchi SMS.
I centosessanta caratteri conquistano anche i più giovani: ecco spiegato il perchè
L’agenzia che si è occupata di effettuare questa rilevazione è denominata Commify e secondo le sue indagini sono ben due terzi degli europei ad utilizzare gli SMS. Il motivo dietro questa preferenza si cela nella comunicazione vera è propria. In che senso? Beh, è molto semplice; le applicazioni legate alla messaggistica istantanea, come Telegram e WhatsApp, permettono agli utenti di chattare con un solo requisito: quello di essere connessi ad una rete internet o a una connessione dati. Pare quindi ovvio che se un utente non è collegato, il messaggio non potrà riceverlo fino a nuovo ordine. Questa cosa, invece, non accade con gli SMS; chiunque ne invii uno, infatti, può essere sicuro che venga ricevuto istantaneamente e senza alcun requisito.
Geoff Love, CEO di Commify, ha utilizzato proprio questo esempio per spiegare la dominanza degli SMS ed ha affermato che questi ultimi “sono vincitori poiché consentono di raggiungere la totalità degli utenti“.